Anche se non hanno avuto conseguenze per le scosse di ieri, le altre zone terremotate dal 24 agosto continuano a vivere un’estrema difficoltà. Mancano luce e riscaldamento, la neve ha ricoperto i camper, gli allevatori lasciati soli e gli animali morti di freddo. Il racconto di Davide Falcioni delle Brigate di Solidarietà Attiva.

Cratere Sismico: alcune zone in estrema difficoltà

Non hanno avuto conseguenze per le scosse di ieri, ma nelle altre zone colpite dal sisma dello scorso 24 agosto la situazione resta comunque emergenziale. A raccontarcela è Davide Falcioni, membro delle Brigate di Solidarietà Attiva, realtà autorganizzata che opera nel cratere di Ascoli, Amatrice, Norcia e Macerata. Da agosto le Bsa gestiscono diversi spacci solidali e fanno da staffetta per quelle persone che non riescono a raggiungere i magazzini dove sono stoccati gli aiuti.
“La neve ha complicato una situazione che era già di emergenza – racconta Falcioni – Le persone sono da quattro giorni senza elettricità né riscaldamento, vivono in camper o roulotte sommerse dalla neve, non sono arrivati i container promessi e gli allevatori sono stati abbandonati, gli animali morti di freddo o, nei casi più fortunati, sono stati venduti prima dell’arrivo del gelo“.

A scaldare gli animi è solo la rabbia verso una burocrazia che in cinque mesi ha prodotto ben poco di concreto. “Sono arrivati solo pochi ostelli-container – spiega l’attivista – sui quali c’era stata polemica perché non viene rispettato un minimo di privacy. Sono strutture da tre posti, in cui ci sono bagni e cucine in comune”.
I terremotati rimasti nelle zone del cratere sono quelli che non hanno voluto o, in molti casi, potuto spostarsi. Allevatori e contadini che non potevano abbandonare gli animali o i campi e che per fronteggiare la situazione avevano trovato riparo in strutture mobili, come appunto camper, roulotte o addirittura le auto.

Ai tanti che, in queste ore, si chiedono come aiutare le persone in ginocchio per neve e terremoto, le Brigate di Solidarietà Attiva rispondono con tre opzioni.
“Quello di cui abbiamo urgentemente bisogno sono volontari che possano venire qui – spiega Falcioni – Ma chi non potesse venire può organizzare una raccolta fondi, che noi gestiremo in modo documentato e trasparente. Chiediamo invece a chi volesse organizzare raccolte di beni materiali di coordinarsi con noi, in modo da raccogliere cose che effettivamente servano”.
Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook “Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia“.