Per colpa della Bossi-Fini, che vincola il permesso di soggiorno al lavoro, i migranti colpiti dal terremoto rischiano la clandestinità. Il Coordinamento Migranti tiene un presidio il 30 giugno per chiedere una moratoria.

Il prossimo 30 giugno, il Coordinamento dei Migranti di Bologna darà vita ad un presidio davanti alla Prefettura. L’intento è quello di richiamare l’attenzione sulle condizioni dei migranti colpiti dal terremoto che, a causa della legge Bossi-Fini, che vincola il permesso di soggiorno allo svolgimento di un lavoro, rischiano di entrare nella clandestinità ed essere espulsi. Il coordinamento migranti chiede una moratoria di due anni per i cittadini stranieri colpiti dal sisma.