La solidarietà con i terremotati non è ancora esaurita. Due iniziative, una istituzionale e una dal basso, pensano all’emergenza (che non è finita) e alla ricostruzione.

Sono passati ormai 5 mesi dal terremoto che ha colpito l’Emilia. I riflettori dei media nazionali si sono spenti, ma il lavoro da fare nel cratere sono ancora tanti.
All’inizio di questa settimana è stata chiusa l’ultima tendopoli, ma le persone che hanno perso tutto e che si trovano ancora in difficoltà sono molte. Così come sarà lungo il percorso della ricostruzione, come quest’oggi ha ricordato il sindaco del Comune di Crevalcore Claudio Broglia.

Lunedì 29 ottobre la Provincia di Bologna ha organizzato una serata-incontro tra artisti emiliani ed artisti abruzzesi, dedicata alla raccolta di fondi per la ricostruzione di alcuni edifici simbolo di Pieve di Cento e Crevalcore. All’organizzazione hanno contribuito Coop Adriatica e le amministrazioni di Pieve di Cento e Crevalcore. Tutti gli artisti partecipano gratuitamente, tra loro nomi importanti, come Stefano Bicocchi (in arte Vito), Andrea Cosentino, Andrea Fugaro e tanti altri.
Sarà presente anche il Future Film Festival che ha realizzato, per l’occasione, alcune interviste ai bambini delle zone colpite, in cui raccontano la loro esperienza del terremoto. La serata si svolgerà nel centro di Bologna, nel locale La Scuderia di Piazza Verdi, l’entrata è a offerta libera.

Un’iniziativa dal basso, invece, è nata nei Comuni del ferrarese colpiti dal sisma. Si chiama “AiutiAMOci” ed è nata inizialmente su facebook per mettere in contatto le persone che chiedevano aiuto con chi l’aiuto, invece, voleva offrirlo.
L’organizzazione dal basso, in molti casi, ha sopperito alla disorganizzazione delle istituzioni di fronte al terremoto ed ha rappresentato un punto di riferimento per quelle persone che non si fidavano di dare i propri soldi a sconosciuti o nemmeno alle istituzioni.
“AiutiAMOci” ora ha aperto un conto corrente che dà la possibilità a tutti coloro che versano soldi di controllare come verranno spesi, in un percorso di solidarietà trasparente.

Lucia Visani