Fra le proteste dei gruppi di Lega e M5s è stato dato l’ok dall’aula della Camera al decreto cosiddetto “svuotacarceri”. Fra le novità più positive, ci spiega Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone, l’istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti. Per Gonnella il decreto è “un atto dovuto, impostoci dall’Europa, ma che va nella giusta direzione”.

Il provvedimento “svuotacarceri“, che nella giornata di ieri ha ricevuto la fiducia dalla Camera e attende ora il voto finale, porta con sé alcune novità con cui il legislatore intende mettere mano alla situazione delle carceri italiane. “Le carceri più schifose d’Europa”, come dice ai nostri microfoni Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone. E non a caso sulla testa – e sul portafoglio – del nostro Stato pende la minaccia delle sanzioni con cui la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per la condizione degradante in cui versano i detenuti.

Per questo motivo, spiega Gonnella, il decreto svuotacarceri “era un atto dovuto, impostoci dall’Europa“. Un provvedimento – continua Gonnella – nel complesso timido ma che va comunque nella giusta direzione”. Fra le misure adottate vi sono un potenziamento dell‘affidamento in prova e un ulteriore sconto di pena (da 45 a 75 giorni a semestre) per i detenuti più meritevoli, oltre a una riduzione dell’impatto della legge Fini-Giovanardi (che nei prossimi giorni, l’11 febbraio, sarà al vaglio della Corte Costituzionale). Una novità importante, per Antigone, è quella che prevede l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti dei detenuti, che sarà tenuto a vigilare sul rispetto dei diritti umani nelle carceri e nei Cie.

Secondo Gonnella, il provvedimento va nella direzione “contraria a quella degli ultimi due decenni, fatta di tolleranza zero, in cui si parlava alla pancia e non alla testa delle persone”. In questo senso, Gonnella auspica che “abbia un valore più culturale che normativo, spero si vada nella direzione del rispetto della dignità“.

La fiducia al decreto ha tuttavia incontrato l’aspra opposizione della Lega Nord e del M5S, i quali non hanno esitato a definire lo “svuotacarceri” un favore ad assassini, stupratori e mafiosi. “Cercano di prendere consenso su questo terreno, credo sia immorale alimentare paure inesistenti”, il commento di Gonnella.

Andrea Perolino