“La Regione Emilia Romagna è come tutte le altre”. I Radicali di Bologna hanno tenuto questa mattina un presidio in viale Aldo Moro per chiedere le dimissioni del presidente Vasco Errani in merito all’inchiesta sulle spese dei gruppi consigliari e per chiedere più trasparenza.

Scandalo Spese Pazze: si chiede la testa di Errani

“L’Emilia Romagna non è diversa da altre Regioni”. Dopo il caso Fiorito in Lazio, l’inchiesta sulle spese pazze in Regione fa mobilitare i Radicali, che quest’oggi hanno chiesto le dimissioni del presidente Vasco Errani e maggiore trasparenza anche sul sito di viale Aldo Moro.
Le Regioni, secondo i Radicali, rappresentano il vero bottino di cui la partitocrazia si alimenta e  l’Emilia-Romagna non fa eccezione. “Abbiamo riscontrato un difetto sul sito della Regione Emilia Romagna – spiega Monica Mischiatti – ci sono dei dati che non danno l’idea di come sono stati usati i fondi dai gruppi consigliari”.

A partire dal 2014, a differenza degli altri anni, si registra un aumento di circa 46.000 euro alla voce “stanziamento iniziale” per i consiglieri. Inoltre, scrivono i Radicali nel comunicato, “si assiste al finanziamento degli otto gruppi presenti in regione e nonostante quest’ultima voce abbia anch’essa subito un ridimensionamento negli ultimi anni resta comunque una cifra ragguardevole: 2.732.665,1 € per il 2014. Che stando alle recentissime inchieste, i gruppi hanno speso per soddisfare i propri comodi e non in funzione di un sostegno di iniziative ed attività per le quali questi fondi sono destinati”. L’intenzione dei Radicali è quindi quella di presentarsi a ogni consiglio regionale e chiedere l’aggiornamento del sito, rimarcando l’urgenza delle dimissioni di Errani.

Lucia Occhipinti