Bologna partecipa alla campagna nazionale #SiamoTuttiPedoni con un’installazione in pieno centro: “Mai più scarpe sull’asfalto”. Un’iniziativa che vuole richiamare l’attenzione sull’alto tasso di mortalità dei pedoni, invitando le città a tornare ad essere a misura d’uomo e non più di automobile.

Vittime della strada: l’iniziativa per sensibilizzare

Centinaia di scarpe hanno occupato questa mattina il Cortile d’Onore di Palazzo D’Accursio. Scarpe da uomo e da donna, scarpe da bambino, scarpe consumate e scarpe nuove: un paio per ogni pedone che ha perso la vita sulle strade italiane nello scorso anno.
Un’installazione che si inserisce nella settima edizione di #SiamoTuttiPedoni, la campagna nazionale per la sicurezza degli utenti deboli della strada, e che prende il nome  di “Mai più scarpe sull’asfalto”. Lo scopo di questa iniziativa è quello di richiamare l’attenzione sull’altissimo indice di mortalità per i pedoni, che nel 2014 risulta essere quattro volte superiore rispetto a quello degli occupanti di autovetture.

“È dovere di tutte le amministrazioni locali lavorare per ridurre questa situazione e finalmente rendere le nostre città più vivibili e sicure anche da questo punto di vista”. Esordisce così l‘assessore alla Mobilità Andrea Colombo, che questa mattina ha visitato l’installazione, descrivendola così: “Un’iniziativa molto simbolica, che però rappresenta davvero bene il problema. un paio di scarpe per ogni pedone, per ogni persona che non c’è più. In questo contesto voglio rilanciare un’appello che ho fatto qualche settimana fa: restiamo umani. Non alimentiamo inutili contrapposizioni tra autisti e pedoni. Certo è che sono soprattutto i pedoni che continuano a morire sulle nostre strade, quindi è importante fare qualcosa per la loro sicurezza. Anche perchè, come dice bene questa campagna promossa dal centro Antartide insieme al comune, siamo tutti pedoni”.

A Bologna, tra il 2013 e il 2014, i decessi tra chi si muove a piedi sono triplicati, a conferma dell’altra novità del rapporto presentato oggi: l’incidentalità più alta si riscontra nei centri urbani. Tra il 2013 e il 2014, l’aumento della mortalità pedonale è di quasi il 5%.
I numeri nazionali ci parlano di 578 morti nel 2014 e quasi 20.000 feriti ogni anno.
Questa situazione si inasprisce nei mesi freddi, tra novembre e marzo. Quasì la metà delle vittime sono anziani, seguiti in questa triste classifica dai bambini.
“Questi dati – sottolinea il Centro Antartide in un comunicato –  sono lo specchio di città troppe volte a misura di automobile più che di persona, e che rivelano il bisogno di educazione e formazione alla prudenza e al rispetto sulle strade”.

L’obiettivo di Siamo Tutti Pedoni è dunque quello di far riflettere e invitare a una convivenza civile e rispettosa sulle strade, specialmente nei centri urbani. In questo senso Bologna si inserisce in un contesto che coinvolge tutte le principali città italiane e numerosi testimonial, tra cui Piero Angela e Carlo verdone, e che vede la partecipazione di alcune delle principali matite italiane, che hanno contribuito con le loro vignette alla diffusione di questo importante messaggio. Una diffusione a cui tutti possono collaborare sui social, con l‘hastag #SiamoTuttiPedoni.

A margine della presentazione di quest’iniziativa l’assessore Colombo ha risposto ad alcune domande anche in merito alle recenti innovazioni che hanno interessato la mobilità bolognese. Riguardo le misure per rendere più scorrevole il traffico sui viali e in via Toscana, l’assessore segnala che sono già partite le misure che si era impegnato ad attuare, e sottolinea l’intenzione di andare avanti in queste settimane per implementare tutte le azioni previste.

Parlando invece delle firme presentate questa mattina da alcuni cittadini per protestare contro l’introduzione delle strisce blu in zona Mazzini e Corticella, Colombo dichiara: “L’estensione del piano sosta nelle fasce periferiche di Santo Stefano San Vitale e Navile è una misura nata da una richiesta del territorio e approvata dai tre quartieri. Tutte le esperienze precedenti ci dimostrano che all’inizio ci può essere qualche legittima preoccupazione, ma che alla fine l’espansione della sosta regolamentata crea un maggior equilibrio a vantaggio di tutte le componenti sociale ed economiche del quartiere e della città”.

L’assessore conclude poi riferendosi ai possibili disagi causati dalla manifestazione della Lega che si terrà domenica in pieno centro. Riprendendo le preoccupazioni espresse dall’assessore Malagoli, l’assessore sottolinea che la scelta del luogo va a toccare un equilibrio ormai consolidato di migliaia di persone, che ogni week-end sono abituate a percorre in tranquillità le tre vie del centro bolognese grazie ai T-days, e dichiara: “credo che i bolognesi sapranno valutare l’impatto di questa scelta“.

Anna Uras