Dopo il blitz a Bartleby, le minacce di sgombero ad Atlantide e quelle di demolizione a XM24, movimenti e spazi sociali hanno dato vita a un percorso politico comune in difesa della cultura e dell’autorganizzazione in città. Domani il primo appuntamento.

Questa mattina al Breakfast Club si è parlato di un argomento molto attuale per Bologna: gli spazi sociali autogestiti. Ospiti ai nostri microfoni Beatrice di Atlantide, Milvio di XM24 e Leo di Bartleby.

Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto lo sgombero di alcuni di questi spazi e la minaccia di sfratto o di demolizione di altri, si è deciso di dare avvio a una mobilitazione comune. La diversità e l’eterogeneità di queste realtà a Bologna è sempre stata una ricchezza. Ma il momento di crisi, la tendenza alla repressione del dissenso da parte amministrativa e istituzionale ha fatto dire basta a tutti coloro che nella città costruiscono percorsi sociali alternativi per trovare soluzioni alla crisi e alle mancanze che il nostro tessuto metropolitano risulta avere.

Il percorso politico costruito in queste settimane dà così vita alla sua prima iniziativa. Dopo il corteo notturno di mercoledì, giorno dello sgombero di Bartleby, tutte queste realtà si ritroveranno in Piazza Verdi alle 14 di domani sabato 25 gennaio, in appoggio di questi spazi e contro il tentativo di cancellare o silenziare i risultati dei percorsi portati avanti fino a ora. Un momento a cui si invita tutta la cittadinanza, per aprirsi alla città, unica vera interlocutrice con cui i movimenti hanno deciso di confrontarsi.

Intanto oggi alle 12 davanti nei locali di Via Zamboni 38, in aula Roveri, occupati mercoledì pomeriggio, ha preso vita un volantinaggio con l’intenzione di attirare l’attenzione sulla mobilitazione di domani.