Quattro medici sospesi dall’Ordine e dichiarazioni furiose della politica e delle istituzioni. È scontro attorno alla riorganizzazione del 118. Nel tentativo di gettare acqua sul fuoco, il consigliere regionale democratico Giuseppe Paruolo ha presentato in Asseblea legislativa una risoluzione che invita al dialogo.

Infermieri sulle ambulanze “al posto” dei medici. La riorganizzazione dei servizi di emergenza sta producendo uno scontro frontale in Emilia Romagna.
Nei giorni scorsi l’Ordine dei Medici ha annunciato la sospensione dei 4 medici che avevano avallato un progetto organizzativo che prevede gli infermieri a bordo delle ambulanze anche da soli.
Gli infermieri, in questo modo, avrebbero anche la possibilità di fare diagnosi e prescrivere farmaci.

Secondo l’Ordine, però, questa decisione metterebbe a rischio la sicurezza dei cittadini, lasciando agli infermieri un potere decisionale sproporzionato alle loro professionalità.
Di qui il provvedimento disciplinare contro i colleghi che hanno avallato la riorganizzazione, duramente criticato dall’assessore alla Sanità di Bologna, Luca Rizzo Nervo, che ha accusato di coorporativismo l’Ordine.

Nel tentativo di stemperare la tensione, è stata approvata in Consiglio regionale la risoluzione presentata dal consigliere Pd Giuseppe Paruolo. Nella proposta viene richiesto alla Giunta di “Definire le iniziative idonee per garantire la maggiore valorizzazione professionale degli infermieri, riconoscendo le esperienze pilota e indicando in modo chiaro le modalità di lavoro delle equipe di soccorso”.
La risoluzione approvata ieri in Consiglio regionale crede nella nuova organizzazione del 118.

“Non vogliamo entrare nel procedimento interno all’Ordine – spiega Paruolo ai nostri microfoni – L’affermazione politica dell’ordine del giorno votato ieri vuole però sottolineare che noi crediamo nella piena collaborazione e nell’integrazione anche innovativa fra medici e infermieri. Le innovazioni sono studiate in modo da valorizzare le proffesionalità del personale sanitario di ogni livello”.

Le novità in questo senso procedono per un superamento delle precedenti suddivisioni dei compiti. “Una visione troppo statica e ancorata a divisioni burocratiche rischia di farci tornare indietro – prosegue Paruolo – è importante dedicarsi agli aggiustamenti da fare o alle leggi da aggiornare. Fare delle battaglie che hanno il sapore di retroguardia rischia di bloccare un processo di rinnovamento valido. Il nostro è quindi un appello ad andare avanti e a cercare di collaborare tutti insieme affinché le novità siano pienamente sicure”

Paruolo argomenta portando anche alcuni dati, come la riduzione della mortalità nei casi d’infarto. Un fatto che, sostiene il consigliere, mette la nostra regione all’avanguardia e incoraggia a proseguire lungo la strada della riorganizzazione.
“C’è una crescita delle professionalità degli infermieri che non può essere passata sottotraccia – insiste Paruolo – Non vogliamo alimentare contrapposizioni e i medici rimangono figure fondamentali, tuttavia la loro crescita passa per un adattamento ad una suddivisione dei compiti meno statica e burocratica rispetto al passato”.

Gabriele Amadori