L’assessore regionale alla Cultura scrive al sottosegretario Delrio e al ministro Franceschini per chiedere conto dei tagli alla cultura, effetto della riforma delle Province. “Il disegno di legge è un bluff, non cancella i costi di apparato, ma azzera le risorse per biblioteche e musei”.

L’assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti scrive al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio e al ministro alla Cultura Dario Franceschini in merito agli effetti del disegno di legge di riordino delle Province.
Mezzetti, dai microfoni di Radio Città Fujiko, definisce “un bluff” la riforma, i cui unici effetti saranno solo l’azzeramento dei fondi per le attività di promozione culturale.
“Il disegno di legge non cancella nulla, l’incidenza del risparmio è di appena il 3,2% dell’intera somma che spendevano le Province, ma non si vanno a tagliare le strutture e l’apparato, che potrebbero addirittura aumentare i costi, bensì settori come la scuola, la cultura e l’ambiente”.

L’assessore regionale fa i conti di quanto accaduto negli ultimi anni nel settore di cui si occupa. “Complessivamente, tutte le Province dell’Emilia Romagna spendevano in cultura 4 milioni e 548mila euro. L’anno scorso, all’annuncio della riforma delle Province, la spesa è stata tagliata di poco meno di 2 milioni di euro, attestandosi a 2milioni e 800mila euro. Entro il prossimo anno il rischio è che la voce venga completamente azzerata”.
Le conseguenze sarebbero gravi problemi per la rete di biblioteche pubbliche, la rete museale, i posti di lavoro e l’economia culturale, che in regione incide per il 5% del Pil. “Considerato che il bilancio regionale annuale della cultura è poco meno di 18 milioni di euro – osserva Mezzetti – vuol dire che il taglio è di un terzo”.

La richiesta, quindi, è quella di smettere con la demagogia e con i tagli mascherati da risparmi.
L’assessore regionale, infine, esprime apprezzamento per la nomina di Franceschini al ministero della Cultura: “Per la prima volta dopo sei anni è una figura di primo piano della politica. Mi auguro che non accetti di fare la comparsa e giochi un ruolo attivo”.