“Rappresentiamo un altro modo di essere di sinistra”. Dal lavoro ai beni comuni, dalla scuola pubblica al diritto all’abitare, la neo-candidata de “L’Altra Emilia-Romagna” racconta ai nostri microfoni quali saranno i temi forti della sua campagna.

Erano tre i possibili candidati alla presidenza della Regione per la lista di sinistra “L’Altra Emilia Romagna“. Si tratta di Piergiovanni Alleva, docente di diritto del lavoro, Cecilia Alessandrini, ex-civatiana che non poco clamore provocò quando uscì dal Pd sbattendo la porta, e Cristina Quintavalla, docente di storia e filosofia a Parma. I comitati territoriali della lista, che ha raccolto il testimone de “L’Altra Europa con Tsipras”, hanno scelto quest’ultima.

Prima di tutto il lavoro“. Esordisce così la candidata presidente ospite ai nostri microfoni. “Anche se la disoccupazione in regione non è quella della Calabria -rileva Quintavalla- c’è una tendenza molto preoccupante, se solo si pensa che dall’inizio della crisi il tasso di disoccupazione è passato dal 2% al 9%. E’ a rischio il tessuto produttivo regionale, mentre le scelte del governo aggravano ulteriormente il precariato.”

Non si sottrae al discorso la candidata quando si parla di beni comuni e scuola. “L’Emilia Romagna è stata capofila nelle privatizazione. Bisogna andare nella direzione opposta: rivendicare l’intervento pubblico e bloccare le privatizzazioni. Per quel che riguarda la scuola -continua- siamo fortemente contrari al sistema integrato e ribadiamo la necessità della scuola pubblica.”

Capitolo a parte quello del diritto all’abitare, che Cristina Quintavalla definisce “un’emergenza fondamentale della quale, di fronte al progressivo e rapido impoverimento, bisogna prendere atto. Si deve applicare una sospensione immediata degli sfratti per morosità incolpevole, e porre seriamente il problema dello sfitto, che va recuperato a fini abitativi, contrastando al contempo i processi di formazione della rendita parassitaria e rivedendo i piani urbanistici.”

Particolare attenzione è riservata, infine, all’ambiente. Se la candidata de “L’Altra Emilia Romagna” oppone tutta la sua contrarietà al piano rifiuti regionale, che la giunta Errani si apprestava a varare, non dimentica di criticare il piano energetico del governo che toglie alle regioni il controllo sulla produzione e trasporto dell’energia, aprendo la strada alla trivellazione selvaggia. Per Quintavalla il binomio vincente è ambiente/occupazione.