La vittoria è stata ampiamente conclamata. Roul Duke ci offre il reportage fotografico dello spoglio e dei festeggiamenti.

La scheda rosa qui di fianco è quella relativa al primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua. 95,36% voti per l’acqua pubblica a Bologna e provincia, data quasi identico al 95,35% nazionale. Lo spoglio avviene nel seggio numero 12 di via Ca’Selvatica di Bologna.

Anche la seconda scheda di colore giallo, verte sull’acqua e sul modo in cui trarre profitto dalla gestione del servizio idrico. I sì all’abrogazione della legge sono stati il 95,8% a livello nazionale, poco inferiore 95,67% il dato di Bologna e provincia.

Il quesito grigio è quello che chiedeva l’abrogazione del piano nucleare varato dal Governo. Berlusconi e i suoi avevo cercato di sospenderlo per evitare la consultazione popolare, che è stata netta: 94,66% contrari all’atomo nella provincia di Bologna, 94,05% nazionale.

Dopo lo spoglio ci spostiamo in Piazza Nettuno per i festeggiamenti. Come indica il cartello l’ultimo referendum è quello sul legittimo impedimento. 95,54% è la percentuale bolognese, leggermente maggiore di quella nazionale 94,62%.

Alle 18, a quroum ampiamente sicuro i primi ad arrivare sono i Comitati. Acqua Bene Comune

… E “Fermiamo il nucleare“.

Sono loro con la caparbia raccolta di firme, ad aver creduto da subito ad un successo.

Brinda anche il neosindaco Virginio Merola. Il Comune di Bologna con il 13,67% delle quote è il primo azionista di Hera s.p.a, multiutility che gestiste il servizio idrico in buona parte di Emilia-Romagna.