Dopo le elezioni il referendum sui finanziamenti alle paritarie diventa uno spauracchio. Il Pd è tirato per la giacchetta dal centrodestra, teme l’appoggio alla consultazione del M5S e riceve moniti dalla sinistra. Papignani (Fiom): “Si rispetti l’esito”. Bortolini (Verdi): “Il Pd non ci ripenserà”.

Dopo i risultati elettorali, continua in città il dibattito sul referendum sui finanziamenti alle materne private che si voterà il prossimo 26 maggio e che il Pd ora ha paura di perdere.
Il M5S, attraverso il consigliere comunale Massimo Bugani, ha ricordato che il referendum è consultivo e non abrogativo, quindi l’Amministrazione potrebbe procedere ad una riduzione graduale dei finanziamenti.
A prendere la parola quest’oggi sono stati anche Bruno Papignani, segretario regionale della Fiom e Filippo Bortolini, presidente dei Verdi di Bologna.

Papignani lancia un monito a Palazzo D’Accursio, affermando che “Anche se è consultivo, l’esito del referendum contro i finanziamenti pubblici alle materne private deve essere vincolante per il Comune di Bologna. Il fatto che non si tratti di un referendum abrogativo non può essere un alibi per sottrarsi dall’impegno morale e politico di dare corso alla volontà dei cittadini”.

Secondo il presidente dei Verdi di Bologna, Filippo Bortolini “sarebbe auspicabile una nuova discussione all’interno del Pd sul prossimo referendum, ma non credo che questo possa avvenire in poche settimane”. Bortolini contesta le affermazioni di Bugani sulla progressiva riduzione del finanziamento: “Ora non bisogna pensare al dopo, ora dobbiamo solo lavorare per vincere questa consultazione”.
L’esponente ambientalista sottolinea che, in caso di vittoria, nessuna famiglia sarà messa in difficoltà.

E allora cosa dovrebbero fare il Pd e la giunta? Bortolini suggerisce la linea al sindaco: “Merola dovrebbe condurre una battaglia nei confronti dello Stato, affinché si faccia carico di garantire la scuola pubblica a tutti coloro che ne fanno richiesta”.
Il presidente dei Verdi non si dice infine contrario per principio al finanziamento a privati ma, data la congiuntura economica, proseguire sulla strada intrapresa significherebbe smantellare passo passo la scuola pubblica.