“In Cgil c’è un problema di democrazia, deriva autoritaria”. Bruno Papignani, segretario regionale della Fiom, va a muso duro contro la segreteria generale del sindacato per l’accordo sulla rappresentanza firmato di recente. “Hanno vinto Bonanni, la Fiat e Federmeccanica”.

Si terrà venerdì 24 al Teatro Manzoni un attivo dei delegati Fiom, esteso a  tutte le categorie Cgil. Maurizio Landini, che sarà presente, farà le conclusioni della riunione. All’ordine del giorno ci sarà la discussione del documento programmatico nazionale che riguarda le tematiche e la visione della Fiom su Europa, contrattazione, crisi economica e politica interna.

Il testo, che ha già raggiunto il 70% di adesioni, contiene un duro giudizio sull’accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Federmeccanica. La Fiom sconfessa la linea della Cgil, “in linea con quella della Fiat”, e pone un problema di democrazia interna per fermare la deriva autoritaria di un gruppo dirigente senza regole. “Un accordo che segna la vittoria di Bonanni e di Finmeccanica – spiega il segretario regionale Bruno Papignani – infatti, se da un lato c’è l’elezione dell’Rsu proporzionale, dall’altro non c’è il diritto di voto dei lavoratori. Inoltre, vengono previste delle sanzioni in caso di non rispetto dell’accordo”.

Altro nodo cardine sono quegli esuberi consistenti ancora rimasti aperti, aggravati dall’entrata in vigore della riforma Fornero, che non lascerà alla Fiom gli strumenti di prima. Si tratta in un caso dell’Scm di Rimini, in cui gran parte del lavoro metalmeccanico è in contratto di solidarietà, e della Bonfiglioli Group di Forlì, Modena e Bologna. Dovrebbero aggirarsi intorno ai 180 gli esuberi su un migliaio di dipendenti, a cui presto scadrà la cassa integrazione. L’incontro avverrà il 3 febbraio e sarà una  trattativa delicata a causa della riorganizzazione non risolta e delle scelte di delocalizzazione che vanno verso Slovenia e India. Ferma la linea del sindacato che chiederà o un contratto di solidarietà o una cassa integrazione straordinaria.

Diverso è il caso della Ducati Motor, la cui proposta costituisce uno stravolgimento e una novità che avrà influenza anche sulle aziende Audi e Lamborghini. La Fiom vuole riprendere la trattativa ex novo perché si pongono problemi complessi, come il lavoro domenicale o l’esternizzazione di una parte del prodotto, il salario e la ristrutturazione della componentistica. La trattativa inizierà alla fine di gennaio e la Fiom spera di portarla a termine posiitivamente entro la fine di marzo e l’inizio di aprile.

Lucia Occhipinti