Il Governo sposta al 31 dicembre la scadenza dei permessi di soggiorno per motivi umanitari. Ya Basta e Al Sirat convocano una conferenza stampa per fare il punto della situazione.

Altri sei mesi. È questo il tempo accordato ai profughi del Nordafrica dal governo. In questi giorni scadevano i termini del permesso di soggiorno per motivi umanitari concessi in seguito alle rivoluzioni nel maghreb e ai conseguenti sbarchi a Lampedusa.
Ya Basta e Al Sirat, associazioni che si occupano dei diritti dei migranti, avevano sollevato la questione nella nostra città, sottolineando come dal governo non fosse ancora arrivata una risposta sulla sorte dei 140 tunisini presenti in città.

Proprio oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto per la proroga di altri sei mesi per la scadenza dei permessi di soggiorno.
Una strada diversa da quella individuata da quella delle due associazioni, che proponevano la conversione del permesso per motivi umanitari in permessi ordinari.
Il governo ha inoltre decretato un’ulteriore proroga, quella relativa allo stato di emergenza, giustificandola con l’instabilità che persiste nei Paesi del Nordafrica.

Per valutare la situazione a fronte di queste due novità, Ya Basta e Al Sirat hanno convocato una conferenza stampa, che si svolgerà domani e in cui verrà fatto il punto della situazione.
Le associazioni, infatti, insistono su due punti: le opportunità di integrazione dei migranti, in particolare nel settore lavorativo, e l’assistenza sanitaria. Seppur previste dai regolamenti legislativi, infatti, sulle due questioni vige il caos e spesso il sistema dell’accoglienza messo in piedi dal governo ha impedito la piena integrazione dei cittadini tunisini.