Si è interrotta nella giornata di ieri, dopo un incontro di quattro ore, la trattativa che vede davanti il Comune di Bologna e i rappresentanti sindacali della Polizia Municipale. Chiesto un incontro col sindaco.

Oggetto del confronto è la riforma del Corpo di Polizia Municipale pensata dal Comune di Bologna. Nel corso della trattativa, iniziata il 13 giugno 2012, si sono già susseguiti 26 incontri fra le parti per discutere l’organizzazione del Corpo e la revisione dei precedenti accordi del 2007 relativi al suo funzionamento operativo e alla retribuzione degli agenti. Secondo quanto si legge nel comunicato dell’Amministrazione, “la nuova organizzazione della Polizia Municipale nasce dalla volontà politica della Giunta di garantire anche un maggior presidio dell’intero territorio comunale, compreso il centro storico, per rispondere alle esigenze dei cittadini”.

Le modalità di riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale risultano inaccettabili per i sindacati di categoria che hanno preso parte alla trattativa, nello specifico Cgil, Cisl, Uil, Sulpm e Usb. Secondo Marco Pasquini (Fp-Cgil) l’Amministrazione “dopo svariati incontri in cui si discuteva nel merito delle questioni, ci ha messo di fronte alla scelta di prendere o lasciare. Davanti a un diktat di questo tipo non è possibile proseguire un confronto”.

A preocuppare le organizzazioni sindacali è dunque l’impatto della riforma sulle condizioni di lavoro, sul servizio e sulle conseguenze economiche. Fra i punti al centro del confronto c’è, infatti, la distribuzione del personale sul territorio e, come spiega ancora Pasquini, “l’operatività del corpo di polizia, dalla composizione delle pattuglie a come vengono svolti i servizi di sera e di notte”. Inoltre, a tenere banco, è la questione delle nuove assunzioni. Sono 75 in tre anni quelle previste dalla Giunta: “Siamo a novembre e i bandi ancora non sono usciti – rivela Pasquini – e i primi 25 dovevano essere assunti nel corso del 2013”.

Palazzo D’Accursio, tuttavia, non ha intenzione di frenare: “l’Amministrazione – come viene annunciato nel comunicato – a seguito della indisponibilità delle Organizzazioni Sindacali a confrontarsi nel merito sulla proposta complessivamente intesa, dal 1° gennaio 2014 renderà provvisoriamente esecutiva tale proposta, in attesa di riaprire il confronto”.

Dal canto loro, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto di incontrare con urgenza il sindaco Virginio Merola: “abbiamo intenzione di rappresentare senza filtri le nostre motivazioni e le sensazioni che si sono create in questo lungo confronto”.
In caso di esito negativo, è prevista l’apertura dello stato di agitazione.

Andrea Perolino