L’assessore alla Protezione Civile Riccardo Malagoli presenta il piano neve e lancia un appello: “Usate i mezzi pubblici”. Il Comune non avrà le risorse economiche per ripetere il lavoro del febbraio scorso. Gli spazzaneve entraranno in azione solo dopo quando il manto bianco avrà superato i 10 cm.

La neve alla luce del sole” non è solo un gioco di parole, ma il titolo scelto, con un po’ di ironia e forse altrettanto positivo fatalismo, dall’amministrazione comunale per il piano neve del prossimo inverno. Dopo la lievitazione dei costi dello scorso anno (7 mln di euro contro 1,4 mln  preventivati) l’assessore alla Protezione civile, Riccardo Malagoli, mette le mani avanti mettendo metaforicamente “sotto la luce” le difficoltà cui anche quest’anno rischia di andare incontro il Comune in caso di forti nevicate. Il budget in tempi di crisi non aumenta di un euro rispetto a quello dell’anno scorso, 1, 4 mln, suddiviso per la metà in costi di noleggio per gli automezzi, e per l’altra metà per l’operatività degli stessi. Interventi che nell’arco di una due precipitazioni di forte intensità  – ammette lo stesso assessore – rischiano di esaurire gli stanziamenti. È però stato aumentato il parco macchine, con la reperibilità di uomini e mezzi aggiuntivi in caso di eventi eccezionali. Per far fronte alla scarsità di risorse l’amministrazione rinnova dunque l’appello alla cittadinanza affinché siano parte attiva nella gestione dell’emergenza, con pala in mano ed energia come i 400 volontari dell’anno scorso.

“Per ridurre i costi quest’anno il manto stradale non sarà tirato a lucido, parola d’assessore, ma i mezzi inizieranno ad operare oltre i 10 cm di neve, e non appena superata la soglia dei 5 come in precedenza.” La nuova ordinanza, in vigore dal 1 dicembre al 15 marzo, confida nei comportamenti virtuosi dei cittadini, obbligandoli a circolare anche in città, e non solo nelle strade provinciali, con catene da neve a bordo o pneumatici da neve. E a chi lamenta un aggravio dei costi per  gli utenti, l’assessore risponde che la scelta più saggia rimane l’utilizzo dei mezzi pubblici, dimostratesi efficienti lo scorso anno, con cui si evita un ulteriore aggravio per la circolazione.

Confermato il contratto biennale siglato lo scorso anno con il gestore BGS, al momento responsabile della manutenzione stradale. “La moltiplicazione dei costi dello scorso anno – si difende Malagoli – è stata causata dalla costante operatività dei mezzi, con trattoristi al lavoro 12 ore al giorno.” Aumentando la soglia di neve per attivare l’intervento non vi è dubbio che i costi diminuiranno, forse anche i disagi, ma tutti confidiamo nel sole e nella qualità delle gomme termiche. Effettivamente qualche errore nella gestione l’assessore l’ammette, come il danneggiamento del manto stradale, dovuto ad un uso improprio dei mezzi e all’eccessivo utilizzo del sale. Quindi, nel nuovo piano, l’intervento tardivo, consentirebbe di ridurre proprio la manutenzione post-emergenza del manto stradale.

Non a caso il piano è stato suddiviso in due parti, ed una rilevante riguarda i comportamenti dei bolognesi, in primis l’obbligo per i proprietari di case e negozi con vista sulle strade di liberare i marciapiedi dalla neve. Norme anche per la pulizia tempestiva di tetti e balconi e sanzioni pecuniarie per chi viola le regole. Sacchi di sale, per una dotazione complessiva di 2500 unità da 10 kg ciascuno saranno reperibili presso le sedi di quartieri. Non si interverrà, come di norma, precisa l’assessore, nelle aree di sosta,tutte, compresi i grandi parcheggi come il Tanari. In sostanza, a budget invariato e con 900 km di strade di sua competenza,  l’amministrazione chiede alla cittadinanza di fare la propria parte e  forse, al meteo, un po’ di clemenza.

Angelica Erta