Incontro, questa mattina, al tavolo per le “Politiche per l’abitare e l’emergenza abitativa” tra la Federazione USB Bologna, ASIA e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. Il Sindacato di Base si dice insoddisfatto dalle risposte che Palazzo d’Accursio intende adottare per far fronte al disagio abitativo.

Piano Casa: rimane l’emergenza abitativa

La solita “minestra riscaldata, con l’aggiunta di acqua“. Asia-Usb utilizza queste parole per definire le linee di intervento con le quali l’Amministrazione comunale intende risolvere le problematiche legate alla casa e al diritto all’abitare sotto le Due Torri. Le soluzioni messe in campo da Palazzo d’Accursio la settimana scorsa, e presentate in un documento approvato dalla Giunta, vanno dal Protocollo antisfratti ai canoni concordati, dalla vendita di alloggi Acer per finanziare la manutenzione e l’acquisto di nuovi immobili al controllo dati Isee per l’accesso all’Erp. Tra le soluzioni individuate dal Comune c’è anche quella di individuare alloggi sfitti o invenduti, di proprietà pubblica o privata, da utilizzare come residenza temporanea, tramite apposite convenzioni da stipulare con il Comune.

Questa mattina si è tenuto un tavolo tra la Federazione Usb, Asia e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, in particolare l’assessore alle politiche abitative Riccardo Malagoli. Tavolo da cui, come detto, il Sindacato di Base è uscito insoddisfatto. “Il Protocollo Antisfratto non risolve nulla – spiega Giorgio Simbola di Asia-Usb – perché può essere accessibile solo da chi è in condizione di saldare una parte di morosità e solo a determinate condizioni alle quali solo una parte minima di persone può accedere”. Per quanto riguarda gli accordi con i proprietari degli immboli sfitti da mettere a disposizione del Comune “se ne parla da febbraio e ancora non si è fatto nulla, e non sono stati chiariti i termini. Avevamo chiesto a Merola di esprimersi e lo ha fatto, ma avrebbe fatto meglio a tacere”.

Gli argomenti e le proposte che da sempre Asia-Usb fa proprie, come il blocco degli sfratti, la requisizione degli alloggi sfitti, la legalizzazione delle occupazioni abitative, non sono invece state oggetto della discussione: “Emerge la volontà dell’Amministrazione comunale di appiattirsi sulle scelte governative – continua Simbola – che sono quelle di mandare al massacro tutti quelli che non hanno più un reddito”. Per queste ragioni il Sindacato rilancia la lotta per il diritto all’abitare e contro il Piano Casa del governo, attraverso i presidi contro gli sfratti, le occupazioni e l’organizzazione dell’inquilinato e della popolazione senza casa.