Il credito bancario sulla monorotaia che dovrebbe collegare aeroporto e stazione è congelato, l’ingresso di nuovi soci bloccato dal parere dell’Authority in attesa della sentanza del Tar. Il progetto quindi è fermo. I No People Mover: “È un progetto molto e sepolto, la politica abbia il coraggio di abbandonarlo”.

People mover già sul viale del tramonto?

Il progetto del People Mover, la monorotaia che dovrebbe collegare aeroporto e stazione, è fermo. A confermarlo, questa mattina in commissione a Palazzo D’Accursio, è stata la stessa Rita Finzi, presidente di Marconi Express. “Sia gli investitori che i finanziatori si sono fermati” ha spiegato Finzi, in attesa della sentenza del Tar, attesa per il 20 novembre.
Il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale si era reso necessario in seguito al parere negativo dell’Authority, espresso a maggio, che contestava le modalità di finanziamento dell’opera.

La conseguenza di questa trafila legale è, da un lato, lo stop all’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria, dall’altro il congelamento del credito bancario.
“È l’ennesima telenovela di un mondo antico – commenta ai nostri microfoni Vanni Pancaldi del Comitato No People Mover – Si ripetono questi balletti, che finora hanno prodotto un solo effetto: Marconi Express ha guadagnato 8 milioni di euro senza che i cittadini abbiano ottenuto alcun beneficio”.

Per i No People Mover il progetto è ormai “morto e sepolto” e la politica dovrebbe avere il coraggio di abbandonarlo, chiedendo anche scusa per l’errore commesso. Al contrario, si dovrebbe tornare a puntare sul Servizio Ferroviario Metropolitano, la vera opera strategica, che risolverebbe anche il problema del collegamento tra aeroporto e stazione.
Invece, osserva Pancaldi, si è scelto di non seguire la via maestra, ma di mettere in piedi un sistema “funzionale a qualche lobby”, ma che sta producendo un nulla di fatto.