Nessun dialogo senza l’abbandono dello stabile. È quanto emerge dall’incontro di questa mattina tra gli occupanti di Idra e la proprietà dello stabile occupato in via Albiroli 1. Don Marco, portavoce dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero – proprietario di due terzi dello stabile – si è presentato questa mattina nella nuova sede di Idra, sgomberata dalla sua prima sede in via San Vitale alla fine di novembre.

L’incontro con don Marco è avvenuto solo dopo ripetuti tentativi degli occupanti di dialogare con la proprietà dello stabile. Idra, infatti, ha più volte cercato un momento di dialogo con la proprietà, sempre andati a vuoto.
L’Istituto Diocesano aveva fissato un appuntamento con gli occupanti nella giornata di ieri, ma ha successivamente annullato l’incontro, comunicando agli occupanti che un portavoce della proprietà si sarebbe recato questa mattina presso lo stabile. Il portavoce, don Marco, si è presentato in via Albiroli accompagnato da due legali.

Gli occupanti si dicono aperti al dialogo e disponibili a trovare un accordo con la proprietà, ma denunciano il rifiuto della stessa a procedere ad un confronto se non a condizione che Idra ponga fine all’occupazione.

“Noi siamo prontissimi al dialogo, anzi lo cerchiamo, siamo disposti a pagare un affitto sociale, siamo disposti a parlare dei tempi di permanenza, però oggi don Marco si è presentato, noi abbiamo provato a parlarci, ma impassibile ha detto che non ci può essere nessun tipo di dialogo che non parta dall’abbandono dello stabile – spiega Parvis di IdraNon sappiamo se questo sia il preludio ad uno sgombero, ma onestamente credo che l’intenzione fosse quella“.

Gli occupanti chiedono un incontro diretto con la proprietà dello stabile, ricordando che sono proprio alcuni degli esponenti più in vista della Chiesa – Papa Francesco tra gli altri – ad aver denunciato le ingiustizie prodotte dalla crisi abitativa. “Crediamo anche ingiusto il discorso sui veri poveri e i falsi poveri che i monsignori hanno fatto subito l’occupazione”, dichiarano gli occupanti.

Alessandro Albana