I dipendenti Ncv del comparto sosta ex-Coopertone incrociano oggi le braccia, dalle 11,30 alle 13,45, con un presidio davanti alla sede Atc di via Saliceto. I lavoratori sono preoccupati dal silenzio di Tper, che non ha ancora accennato a firmare l’accettazione dell’appalto, e dagli spostamenti di personale all’interno di Ncv.

L’odissea dei lavoratori del servizio sosta, cominciata ormai un anno fa, sembra non voler vedere una fine e volgere anzi verso motivi, se possibile, di maggiore incertezza. Dopo il passaggio da Coopertone e dopo aver perso quella quota sociale, ai nuovi arrivati in Ncv è stato chiesto di versarne una più alta, 6500 euro in quattro anni, cioè 130 euro in meno in busta paga. Allo stesso tempo da gennaio l’assemblea soci ha approvato un ulteriore prelievo sullo stipendio di 90 euro (6%) come contributo preventivo anticrisi. La cooperativa si è rifiutata di esentare, nonostante le loro proteste, i lavoratori ex-Coopertone.

D’altro canto le difficoltà si presentano anche sul fronte Tper: l’azienda neo-assegnataria dei servizi sosta e attività complementari si era impegnata a sottoscrivere la clausola sociale che garantiva la continuità dell’occupazione. Nonostante il contratto Atc scada a maggio, Tper non ha ancora firmato per accettare i servizi. La scorsa settimana è poi arrivata la notizia che stesse organizzando un corso di formazione per i suoi dipendenti tenuto da addetti Atc: “Questo preoccupa la gente – spiega Andrea Carrà, sindacalista Cgil, – perché pensano: non è che stanno formando dei loro perché pensano di non rinnovare l’appalto e evadere quindi la clausola sociale?”.

Analoghe preoccupazioni sembrano ora nascere anche all’interno di Ncv. La cooperativa sta trasferendo dipendenti ex-Coopertone dallo svuotamento delle macchinette ai parcheggi: “Mentre quei due appalti, svuotamento delle macchinette e delle emettitrici, sono abbastanza sicuri in aggiudicazione a Ncv, rimane un altro punto di domanda sugli altri servizi, per cui questo spostamento di persone sostituite  da dipendenti storici di Ncv ci lascia ancora più disorientati”.

I lavoratori oggi hanno programmato una nuova sessione di sciopero e parleranno con la cittadinanza e i giornalisti per spiegare la situazione. “I lavoratori ex-Coopertone  danno fastidio non perché costano di più, ma perché stanno protestando verso la situazione, vedi appunto questi contributi anticrisi“.

Pietro Gallina