Gli attivisti del collettivo Social Log, insieme a 28 famiglie con molti minori al seguito, hanno occupato questa mattina un palazzo sfitto in via Mura di Porta Galliera. Una risposta al Piano Casa del governo e un modo per ribadire che “è incivile tenere palazzi sfitti con migliaia di famiglie senza una casa”.

L’occupazione degli attivisti e di 28 famiglie di un palazzo sfitto

Ribaltiamo il Piano Casa” si legge su uno degli striscioni apparsi questa mattina dalle finestre di uno stabile di via Mura di Porta Galliera. Il palazzo, sfitto da circa 5 anni, è stato occupato dagli attivisti di Social Log insieme a 28 famiglie, con circa una ventina di bambini e minori al seguito. “Queste famiglie hanno finalmente trovato un tetto – annuncia soddisfatto Francesco di Social Log – erano in condizoni di disagio abitativo”. Un’occupazione che arriva a un giorno di distanza dai due sgomberi compiuti ieri dalla Digos, in via della Beverara e in via Zampieri, e che vuole essere un’ulteriore risposta al dramma del disagio abitativo. “Proponiamo alla città un percorso di autorecupero di palazzi che, in una condizone di crisi, è incivile tenere sfitti – spiega Francesco – con migliaia di famiglie che hanno bisogno di una casa”.

Una risposta anche, come detto, al Piano Casa del governo Renzi, approvato di recente: “nei mesi scorsi ci eravamo battuti affinché non venisse approvato, noi andiamo avanti perché il problema abitativo è strutturale e riguarda tutta Italia – dichiara l’attivista – sono battaglie che faremo già dai prossimi giorni perché riteniamo sia una legge che deve essere abolita”.

Andrea Perolino