La testimonianza di Domenico Megu Chionetti della Comunità di San Benedetto al Porto, fondata da Don Gallo, sul crollo del Ponte Morandi a Genova. Tre persone della comunità e due cittadine lavoravano nella Fabbrica del Riciclo sventrata dal crollo: tutte miracolosamente illese. Intanto è partita una raccolta fondi dal basso per i familiari delle vittime innocenti e per chi ha perso tutto. Ecco come aiutare.

Strage di Genova: raccolta fondi per le vittime del crollo Ponte Morandi

Una raccolta fondi per le vittime della strage di Genova. Il crollo del Ponte Morandi ha provocato, finora, 39 morti, 16 feriti e 331 famiglie sfollate perché le loro case sono minacciate da ciò che resta dell’infrastruttura.
Accanto alle parole delle istituzioni e all’incessante lavoro dei soccorritori, è partita dal basso una raccolta fondi, promossa da “Team di raccolta fondi“. Si tratta di un gruppo di cittadini e attivisti di associazioni di solidarietà che si è subito rimboccato le maniche e chiede il sostegno di tutte e tutti.

“Con questa raccolta fondi vogliamo pensare alle persone innocenti che hanno perso la vita, ai loro familiari e ad una intera città, #Genova, che deve saper trovare la forza per affrontare una delle più grandi tragedie della sua storia”, si legge nella pagina su GoFundMe creata ad hoc.
Il conto corrente scelto per la raccolta fondi è quello aperto dalla Banca Carige per “le vittime del crollo del ponte Morandi”. “Il denaro raccolto – proseguono i promotori – sarà inviato alle famiglie delle vittime: adotteremo tutte le precauzioni per garantire che i fondi vengano consegnati in modo sicuro nelle mani dei familiari delle vittime del crollo”.

CLAUDIA VAGO RACCONTA COME PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI:

Intanto, tra le tante storie che provengono da Genova, ce n’è una con un lieto fine che merita di essere raccontata.
Tre persone della Comunità di San Benedetto al Porto, quella creata da Don Andrea Gallo, al momento del crollo si trovavano all’interno della “Fabbrica del Riciclo” insieme a due dipendenti Amiu. La struttura è stata sventrata dal crollo del ponte, ma tutti sono rimasti miracolosamente illesi, come racconta ai nostri microfoni Domenico “Megu” Chionetti della comunità stessa.

ASCOLTA L’INTERVISTA A DOMENICO “MEGU” CHIONETTI: