Questa sera alle 21.00 la lista “Per una Sinistra Rivoluzionaria” si presenta a Bologna. Il programma prevede il governo dei lavoratori e la cancellazione del capitalismo. L’intervista a Marco Ferrando.

Hanno deciso di correre da soli, di non unirsi a “una sinistra compromessa e subalterna”, perché ritengono che i dirigenti di Liberi e Uguali e Potere al Popolo siano “corresponsabili delle politiche antioperaie e incapaci di indicare un’alternativa”.
È con queste premesse che “Per una Sinistra Rivoluzionaria“, la lista composta da Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra Classe Rivoluzione, si presenterà alla cittadinanza bolognese questa sera, alle 21.00, nella sala consigliare di via dello Scalo 21.00.

Un altro pilastro dell’analisi della formazione politica riguarda il sistema socio-economico dominante: il capitalismo. “Ha fallito – scrivono – Una minoranza sempre più ricca, a fronte di una maggioranza sempre più povera”. A ciò, Sinistra Rivoluzionaria oppone il governo dei lavoratori, “l’unico governo che possa rompere col capitalismo e realizzare una vera democrazia: quella che permette alla maggioranza della società di riprendere in mano il proprio destino, a partire dal controllo delle leve fondamentali della produzione della ricchezza”.

La lista si considera “l’unica vera alternativa” e punta il dito contro tutti gli altri partiti. “Da Renzi a Berlusconi, da Salvini a Di Maio, tutti i partiti che governano il sistema capitalista gestiscono la sua rapina, gareggiano tra loro su chi offre di più al padronato. Non è un caso che tutti cerchino di dirottare la rabbia sociale contro i migranti, per evitare che si rivolga contro i capitalisti”.

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