Dal giorno dell’inaugurazione, Alberto Di Monte, collaboratore di Radio Onda D’Urto ed attivista No Expo, chiede di poter accreditarsi per un servizio giornalistico, ma il pass gli viene negato e l’organizzazione risponde solo quando viene sollevato pubblicamente il caso.

Expo 2015: Discriminazione nell’assegnazione degli accrediti?

Che la narrazione di Expo 2015 dovesse essere solo quella entusiasta, lo si era capito da tempo. In democrazia, però, il dissenso dovrebbe essere garantito, specie quando si tratta del lavoro giornalistico documentato e argomentato. Eppure, se hai un approccio critico, rischi di vederti negato l’accredito stampa all’esposizione mondiale in corso a Milano.
È quanto è successo ad Alberto “Abo” Di Monte, attivista No Expo e collaboratore di Radio Onda D’Urto  di Brescia, che dal maggio scorso, quando c’è stata l’inaugurazione, tenta di entrare ad Expo da giornalista, ma senza successo.

“Da un anno e mezzo tengo rubriche e approfondimenti su Radio Onda D’Urto – spiega Di Monte ai nostri microfoni – Ho collaborato a scrivere un libro sull’argomento, ho partecipato a convegni, eppure fino ad oggi l’accredito stampa mi è stato negato”.
Una vicenda che sembra essersi sbloccata solo nelle ultime ore, quando l’emittente ha sollevato pubblicamente il caso. “Per la prima volta l’organizzazione si è degnata di rispondermi, forse perché abbiamo fatto un po’ più del dovuto”.

Il giornalista free lance spiega il senso di entrare con un pass per la stampa: “Io potrei entrare da visitatore anche oggi pomeriggio, ma non potrei fare domande ai responsabili dei padiglioni, in un momento come questo, in cui emerge che la società che gestisce i dati ha dichiarato di non avere notizie sui visitatori”.
Dopo il caso dei lavoratori licenziati perché parteciparono a manifestazioni di protesta, sembra quindi che anche ai giornalisti scomodi l’accesso all’esposizione risulti quantomeno difficile.

Agli inizi di giugno, a onor del vero, il collaboratore di Radio Città Fujiko Wolf Bukowski riuscì ad entrare con accredito stampa senza particolari problemi. Eppure anche Bukowski figura tra i detrattori dell’esposizione. Di Monte, però, è un personaggio noto, che risiede proprio a Milano, e la sua esposizione nel movimento No Expo potrebbe essere alla base dei dinieghi finora arrivati.
Alla faccia della democrazia.