Secondo Repubblica Bologna, il Comune starebbe abbandonando l’idea di costruire un outlet della moda ai Prati di Caprara per paura di perdere consenso. Al vaglio lo spostamento nelle ex aree ferriovarie. Il Comitato Rigenerazione No Speculazione esulta, ma annuncia: “non ci fermiamo”.

I fronti dello scontento verso l’Amministrazione comunale e verso il Pd rischiano di essere veramente troppi e sarebbe proprio per le possibili conseguenze in termini di consenso elettorale che, secondo Repubblica Bologna , il sindaco Virginio Merola e la sua giunta starebbero per annunciare una sorta di resa su uno dei progetti urbanistici che insistono sui Prati di Caprara. In particolare, sempre secondo la ricostruzione del quotidiano, l’outlet della moda, pensato come contropartita per il Bologna F.C. che dovrebbe ristrutturare lo stadio Dall’Ara, non si dovrebbe più realizzare all’interno al posto del bosco urbano, ma nell’ex area ferroviaria del Ravone, non molto distante.

Attorno ai Prati di Caprara era nata una mobilitazione da parte dei cittadini, riuniti nel Comitato Rigenerazione No Speculazione, che avevano avversato i progetti urbanistici del Comune su tutti i fronti, dalla raccolta di firme alle iniziative pubbliche, fino alla richiesta di istruttoria che, proprio questa mattina, è stata ratificata dalle commissioni consigliari.
Rigenerazione No Speculazione si è detta e si dice contraria all’abbattimento del bosco spontaneo che è sorto nell’ex area militare e che era cominciato col pretesto di una bonifica. I fronti su cui viene condotta la battaglia sono due: quello a ovest, che prevedeva appunto l’outlet, e quello a est, col progetto dell’Amministrazione che prevede la realizzazione di una scuola e di alloggi.

Ora pare che Merola batta in ritirata sul versante ovest e la certezza si potrebbe avere stasera, quando il primo cittadino affronterà il tema in un dibattito alla Festa de l’Unità in Fiera.
Nel frattempo il comitato esulta e, per bocca di uno dei suoi rappresentanti, l’urbanista Piergiorgio Rocchi, ai nostri microfoni rivendica il risultato: “Forse saranno state le 8mila firme raccolte nella petizione o le 10mila sottoscrizioni nel contest del Fai – osserva – O ancora le firme raccolte per l’istruttoria pubblica”.

Rocchi ricorda, però, che la guerra non è ancora stata vinta. Rimane in piedi, infatti, il progetto che insiste sull’area est dei Prati di Caprara. “Il nostro obiettivo è quello di cambiare la strumentazione urbanistica di Bologna – sostiene l’urbanista – E anche sul comparto ovest rimane invariata la previsione del Poc, oltre a non diminuire certo i problemi con la ristrutturazione dello stadio, banalmente col il traffico. Quindi adesso festeggiamo con una certa contentezza alcune vittorie, però la guerra è ancora lunga”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A PIERGIORGIO ROCCHI: