Lavoro, cultura e legalità sono le parole chiave scelte da Cgil, Cisl e Uil per celebrare la Festa dei Lavoratori a Bologna. Eugenio Finardi direttore artistico del concerto in piazza Maggiore, tra il ricordo di Freak e la satira di Luca Bottura.

Se qualcuno si aspettava una feroce critica al Jobs Act e alla cancellazione dell’articolo 18 resterà deluso. La posizione della Cisl, infatti, ha fatto sì che – in nome dell’unità sindacale dei confederali – il tema sia stato sacrificato. Al suo posto, il Primo Maggio bolognese si occuperà di lavoro, cultura e legalità.
Cgil, Cisl e Uil hanno presentato quest’oggi le iniziative della Festa dei Lavoratori sotto le Due Torri, divisa come di consueto tra musica e parole.
La prima sarà curata da Eugenio Finardi che, oltre ad esibirsi, ha curato la direzione artistica della giornata, con un omaggio particolare a Roberto “Freak” Antoni.

La situazione del mercato del lavoro a Bologna continua ad essere critica. “La crisi ha bruciato 10mila posti di lavoro – afferma il segretario della Cgil Maurizio Lunghi – mentre sono 62mila le persone iscritte alle liste di collocamento da almeno due anni, quasi metà delle quali ha più di 45 anni”. Non va meglio per i cosiddetti “neet”, coloro (soprattuttio giovani) che non sono inseriti né nel mondo del lavoro, né in un percorso formativo. Proprio oggi l’Eurostat ha rivelato che all’Italia spetta il triste primato europeo, con un 13,6% di “scoraggiati”.
A questo, sotto le Due Torri, si aggiunge il problema della cassintegrazione in deroga, che scadrà a giugno e per la quale il governo non ha stanziato risorse. “Subiremo un’impennata della disoccupazione – mette in guardia il segretario Cgil – Solo a Bologna sono 2300 persone che rischiano il posto”.

Per Lunghi servirebbe creare 32mila posti di lavoro sul territorio provinciale. Posti di lavoro che devono essere buoni, spiega il sindacalista, perché ora non lo sono: “L’85% dei nuovi contratti è atipico“.
Di qui anche il legame con la legalità, in una regione che purtroppo è diventata “terra di mafia”. In questo senso, gli Enti Locali hanno già compiuto o stanno compiendo qualche passo, firmando protocolli sugli appalti.

Per quanto riguarda la musica, invece, Finardi ha cercato di ottimizzare il budget limitato, selezionando artisti della scena italiana – alcuni dei quali con esperienze in format televisivi – che potessero spaziare nei generi: Kutzo, Pierodread, Bianco e Anansi.
Artisti che si alterneranno sul palco di piazza Maggiore e che verranno introdotti da Luca Bottura, giornalista e speaker satirico che interverrà durante i cambi palco.
Durante l’esibizione di Finardi, inoltre, interverranno gli Skiantos. Insieme verrà reso omaggio a Roberto “Freak” Antoni, attraverso una versione “dark” di “Mi piaccion le sbarbine”.