Intervista con Luca Alessandrini dell’Istituto Storico Parri di Bologna sulla propaganda fascista per plagiare le giovani generazioni ai valori del regime.

In due appuntamenti ricordiamo la barbaria fascista e la resistenza contro ai nazifascismo tramite le strips dei fumetti: racconti per i ragazzi perchè, come diceva Franco  Fortini, “per ognuno di noi che dimentica vive un ragazzo che non sa quanto rimpiangerà di esistere“.

Abbiamo già analizzato nel nostro spazio radiofonico come l’ideologia fascista avesse fin dall’inizio una violenta vocazione al razzismo, allo sciovinismo ed alla cultura della belligeranza. La stessa immagine qui riportata sottolinea la “perfetta” sintesi della pedagogia mussoliniana, con un mix di razzismo, sessismo ed imperialismo, dove uno stupro di guerra è considerato “civilizzazione“.

In questa trasmissione riprendiamo la chiacchierata con Luca Alessandrinidirettore dell’Istituto Storico Parri di Bologna: con lui  analizziamo quanto la propaganda del regime mussoliniano viaggiasse anche fuori dal proprio giornalino a fumetti –Il Balilla-, controllando anche l’editoria non strettamente legata al partito fascista. Tutto viene insegnato all’insegna della supposta supremazia italica, anche lo sport viene utilizzato come propedeutica alla pratica della violenza di guerra.

Nella seconda parte della puntata incontriamo il trapper Ken Parker, sentendo le voci del suo creatore Giancarlo Berardi e del suo più importante disegnatore Ivo Milazzo.

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