Le infografiche e il fact checking del giornalista Alessandro Lanni per l’Associazione Carta di Roma dimostrano che le cifre fornite in campagna elettorale sui rifugiati sono sbagliate. Non 630mila, ma 131mila i beneficiari di protezione internazionale. Non il 5% ma oltre la metà le domande accolte. Non è in corso alcuna invasione e i rifugiati non sono una “bomba sociale”.

Che il dibattito sull’immigrazione nel nostro Paese fosse pessimo lo sapevamo e lo ha confermato il picco negativo che è seguito all’attentato fascista di Macerata, ma per raccimolare voti si è puntato a spaventare le persone e innescare sentimenti razzisti attraverso numeri sbagliati, se non proprio falsi.
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno quantificato la “invasione” di cui parlano in 630mila rifugiati che sarebbero presenti in Italia, aggiungendo che solo il 5% delle domande di protezione internazionale vengono accolte, suggerendo una presunta illegittimità di queste persone a soggiornare nel nostro Paese.

Il giornalista Alessandro Lanni dell’Associazione Carta di Roma, composta da giornalisti impegnati contro il razzismo, si è preso la briga di verificare le cifre fornite dai leader politici del centrodestra. Un fact checking sintetizzato in infografiche che sostanzialmente smontano quelle bufale.
“Le cifre fornite da quegli esponenti politici – spiega il giornalista ai nostri microfoni – rappresentano la somma dei migranti sbarcati nel nostro Paese negli ultimi 5 anni, ma l’Italia è stata per molto tempo solo un Paese di transito“. Prima della creazione degli hot spot, che prevedono la fotosegnalazione e la raccolta delle impronte digitali dei migranti, infatti, l’Italia lasciava che i migranti attraversassero i confini interni europei, generando anche tensione con Paesi come Austria e Francia.

I migranti che sono titolari di una qualche forma di protezione umanitaria, in realtà, sono 131mila. “Una cifra che, per intenderci, riempirebbe appena un terzo del Circo Massimo”, sottolinea Lanni.
Nessuna invasione è in corso, quindi, e anche se dai rifugiati estendiamo la visuale a tutti gli stranieri presenti in Italia, la quota arriva appena all’8%.

Anche sulla percentuale di domande di asilo accolte le cifre fornite dal centrodestra sono false. Il 5% di cui hanno parlato rappresentano solo la quota di asilo politico in senso stretto, mentre l’ordinamento italiano riconosce altre due forme di protezione: quella sussidiaria e quella umanitaria. A cambiare, tra queste diverse forme, è sostanzialmente solo la durata del permesso di soggiorno.
Le domande accolte nel 2017 sono state 33.873 sulle 81.527 esaminate, circa il 40%. Ma questo solo in prima istanza, cioè nel responso delle commissioni territoriali.
Di fronte ai dinieghi si avanzano ricorsi che, nel 50% dei casi, ribaltano l’esito della commissione. “Quindi – sottolinea il giornalista – più della metà delle domande vengono accolte“.

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