Il parco alimentare al Caab aprirà fra un mese, ma infuriano le polemiche sui collegamenti trasportistici. Le navette annunciate dal Comune costeranno 5 euro per fare pochi i pochi kilometri che lo dividono dalla stazione. Martelloni (Coalizione Civica): “La gente andrà in auto”. Della pista ciclabile annunciata nemmeno l’ombra. Larghetti (Consulta della bicicletta): “Eppure anche il turismo viaggia su bici”.

Il 15 novembre, con due anni di ritardo rispetto a quanto inizialmente promesso, aprirà Fico (Fabbrica Italiana Contandina), il parco alimentare che vede protagonista Eataly di Oscar Farinetti.
Ad un mese dalla sua apertura il Comune di Bologna ha comunicato che sarà collegato attraverso “autobus ibridi, parcheggi con un occhio di riguardo per auto elettriche, car sharing e bus turistici, una nuova pista ciclabile e segnaletica stradale appositamente studiata per accompagnare i visitatori”.

Niente People Mover, come si era ipotizzato molto tempo fa, e niente tram come si era discusso più recentemente. Del resto, la questione dei collegamenti per Fico era emersa quando qualcuno (del calibro di Romano Prodi) aveva osservato che il progetto trascurava completamente quell’aspetto. Un buco che il Comune sta tentando di colmare come può, prima che la struttura apra.
Ma il nodo emerso in queste ore, con le proteste di tutte le minoranze, riguarda il costo dei trasporti per raggiungere il parco alimentare.

Le navette che dalla stazione giungeranno a Fico costeranno 5 euro per una corsa singola, 7 euro per andata e ritorno in giornata; 5 euro per l’andata e ritorno in giornata per i gruppi di minimo quattro persone e solo con l’acquisto online. Per chi è già abbonato Tper, il prezzo è di 4 euro per andata e ritorno. Il servizio sarà invece senza costi per i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno l’abbonamento gratuito concesso dal Comune di Bologna.

Il risultato è che le persone andranno in automobile – osserva Federico Martelloni, capogruppo di Coalizione Civica – Continuo a non capire che idea di trasporto pubblico abbia in mente la maggioranza per questa città”.
Martelloni, inoltre, ricorda la natura del parco alimentare: “Non si tratta di un museo, ma di un’area commerciale. Vorrei sapere che investimenti fanno i privati”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A FEDERICO MARTELLONI:

Vi è poi un giallo attorno al tema del trasporto sulle due ruote. Se il comunicato di Palazzo D’Accursio include la pista ciclabile tra le modalità di raggiungere Fico, alla Consulta della Bicicletta non risulta che il progetto sia stato avviato.
“Della pista ciclabile si parla da anni – osserva ai nostri microfoni la presidente, Simona Larghetti – I finanziamenti e il progetto dovrebbero esserci, ma non ci sono mai stati sottoposti”.

Larghetti spiega che non si tratterebbe di creare una pista ciclabile ex novo, ma di ricucire alcune infrastrutture che già esistono. In ogni caso è difficile che si riesca a fare prima dell’inaugurazione della struttura.
“Eppure anche il turismo viaggia su bici – sottolinea la presidente della consulta – e magari i cicloturisti avrebbero desiderio anche di visitare il territorio e distribuire la ricchezza anche lungo il percorso”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SIMONA LARGHETTI:

Oltre alle polemiche che hanno accompagnato Fico dalla sua ideazione ad oggi, per quanto riguarda l’impatto sugli esercenti della zona e il poco impegno economico dei privati nel progetto, si aggiunge ora la questione dei trasporti, impostati su un target turistico facoltoso o motorizzato.
Del resto, guardando l’ingresso ritratto nella foto, i dubbi potrebbero essere fugati.