Alla vigilia di una giornata intensa – con il comizio di Roberto Fiore di Forza Nuova in piazza Galvani, le contromanifestazioni dei movimenti e il presidio di Anpi, Arci e sindacati – Anna Cocchi, segretaria dell’associazione dei partigiani, interviene dai nostri microfoni: “Se questi gruppi vogliono manifestare e partecipare alle elezioni si dichiarino antifascisti. Politica e magistratura vigilino e intervengano”. Anche Lo Stato Sociale contro Forza Nuova.

C’è già chi, nonostante le temperature atmosferiche, lo ha definito un “venerdì caldo”. In effetti la giornata di domani, salvo decisioni dell’ultima ora da parte delle autorità, potrebbe essere piuttosto complicata. La ragione è sempre la stessa da alcuni mesi a questa parte: le manifestazioni neofasciste a Bologna.
Questa volta è Forza Nuova che ha annunciato di voler portare sotto le Due Torri il leader nazionale Roberto Fiore, per un comizio elettorale che è stato indetto per le 19.30 in piazza Galvani.

La notizia è apparsa una provocazione a tanti. Anzitutto i movimenti sociali, che hanno lanciato in forze una contromanifestazione, intenzionati a contestare e qualcuno a impedire la parata forzanovesca in città. Anche l’Anpi, questa volta, ha deciso di mobilitarsi. E lo ha fatto giocando d’anticipo: già da metà pomeriggio i partigiani saranno in presidio in piazza Nettuno, presso il Sacrario dei Caduti. Ad alzare la voce sono anche i sindacati, l’Arci e Coalizione Civica. Quest’ultima chiede al Comune di revocare l’autorizzazione.

Ai nostri microfoni Anna Cocchi, segretaria dell’Anpi di Bologna, spiega il senso della mobilitazione e accusa di vigliaccheria i gruppi neofascisti che vogliono sfilare in una città Medaglia d’Oro della Resistenza come Bologna.
“Chiediamo a tutte le forze politiche che si riconoscono nella Costituzione – afferma Cocchi – di intervenire per limitare la possibilità che queste forze si presentino in campagna elettorale e nelle piazze delle città“.

Alla domanda se non ci sarebbero i margini giuridici e costituzionali per sciogliere gruppi come CasaPound e Forza Nuova, Cocchi risponde in modo prudente: “Non sta a me, ma alla magistratura vigilare. Certo, per potersi presentare alle elezioni e per manifestare questi gruppi dovrebbero dichiararsi antifascisti“.
Più coraggiosa, invece, è la posizione espressa a livello nazionale, che richiama “alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo“.

In ogni caso, dopo i malumori per il forfait dato all’ultimo dalla stessa Anpi, insieme ad Arci e Cgil, alla manifestazione antifascista di Macerata, i partigiani rilanciano con la mobilitazione annunciata per il 24 febbraio a Roma.
“Non sarà una manifestazione di recupero – assicura Cocchi – ma sottoscriverà con ancora più determinazione, perché sono 23 le sigle che hanno dato l’adesione, l’appello che dice ‘Mai più fascismi‘”.

Intanto anche Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale interviene sul tema, chiedendo conto direttamente all’assessore Matteo Lepore: “Come è possibile che questo venerdì venga concessa piazza Galvani per il comizio di un’organizzazione neo-fascista? Dubito sia uno scherzo di carnevale di dubbio gusto (e in ritardo) e sarebbe bello che l’amministrazione di Bologna, Medaglia d’Oro alla Resistenza, si opponesse fermamente a questo tipo di iniziative iniziando a negare suolo e spazi pubblici”.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANNA COCCHI: