A quattro anni dalle scosse che sconvolsero la nostra regione, accelera l’erogazione di fondi per la ricostruzione. In un anno 1 miliardo e mezzo di contributi liquidati. 19mila cittadini rientrati nelle proprie case. 25 Comuni fuori dal cratere. Domani e il 29 fiaccolate, concerti e commemorazioni.

Mirandola, Finale Emilia, Medolla, San Felice, Concordia, Camposanto, Cavezzo. Sono tanti i nomi dei Comuni, riecheggiati nelle nostre orecchie quattro anni fa, che il 20 e il 29 maggio ricorderanno il sisma che in quelle date, nel 2012, sconvolse l’Emilia.
Tra convegni, fiaccolate, inaugurazioni di restauri e concerti, sono tante le iniziative organizzate nei luoghi più colpiti.

A quattro anni dal terremoto, questa mattina la Regione Emilia Romagna, alla presenza del presidente e commissario straordinario Stefano Bonaccini, ha fatto il bilancio della ricostruzione.
Sono circa tre i miliardi di euro di concessioni autorizzate per la ricostruzione della parte privata, mentre sono 25 su 60 i Comuni più colpiti ad essere usciti dalla “zona del cratere”, ovvero nei quali la ricostruzione privata è ultimata. Ora Viale Aldo Moro punta di velocizzare anche la ricostruzione degli edifici pubblici, ma prestando attenzione ai rischi di infiltrazione della criminalità.

CASE PRIVATE. Sono 19mila i cittadini che sono rientrati nelle proprie case, a fronte di 28.512 sfollati a causa del sisma. Le pratiche autorizzate per la ricostruzione delle case private sono state 6744, per un totale di 1miliardo e 700 milioni di euro concessi, di cui quasi un miliardo già erogati.
Sono invece 3105 le famiglie ancora destinatarie di forme assistenza (come contributi per la locazione), mentre 445 persone (135 nuclei famigliari) vivono ancora nei moduli prefabbricati.

IMPRESE. Più lente sembrano essere le erogazioni di risorse per le imprese danneggiate dal terremoto. 500 i milioni già liquidati, a fronte di 1 miliardo e 112milioni autorizzati.
Per accelerare, la struttura commissariale ha semplificato le procedure per le domande ed è stato riaperto il bando Inail per accedere ai finanziamenti per la messa in sicurezza delle aziende. Entro il 31 dicembre, in ogni caso, dovrà essere emesso il decreto sulle concessioni di contributi per tutte le tipologie di imprese.
“Le aziende non si sono mai fermate, ma hanno lavorato in altre modalità”, sottolinea l’assessora alla Protezione Civile Palma Costi. Anzi, le fa eco Bonaccini, l’anno scorso c’è stato un boom dell’export del settore biomedicale.

EDIFICI PUBBLICI E RELIGIOSI. Escludendo le scuole, la parte che è rimasta indietro nella ricostruzione è quella degli edifici pubblici e religiosi. Oltre un miliardo e mezzo i danni causati dal terremoto, per i quali è disponibile un miliardo di euro, pari a 875 interventi.
La Regione è riuscita ad ottenere un primo stanziamento nella legge di Stabilità del dicembre scorso, mentre altri fondi sono in arrivo.

SOLIDARIETÀ. Sono 76 i progetti di ricostruzione che sono stati possibili grazie alle iniziative di solidarietà messe in piedi dopo il sisma. Dai concerti a Campovolo o al Dall’Ara, fino agli Sms solidali, i fondi raccolti ammontano a 33,5 milioni di euro, che sono serviti per riscostruire scuole, municipi, chiese e strutture socio-sanitarie.