Per il quinto anno di fila la Bottega di narrazione Finzioni di Bologna propone corsi di scrittura caratterizzati dal lavoro fianco a fianco tra docenti ed allievi, come nelle botteghe rinascimentali. Un progetto, cofondato da Carlo Lucarelli nel 2011, che inizia a vedere dei risultati concreti e che riesce a creare lavoro anche con la cultura.

Torna Bottega Finzioni a Bologna

Nasce nel 2011 Bottega Finzioni, una “scuola” di scrittura atipica, fondata da Carlo Lucarelli, Michele Cogo, Giampiero Rigosi e Beatrice Renzi. Arrivata al suo quinto anno, la Bottega è cresciuta ed è arrivata a produrre dei risultati concreti: un’antologia di racconti scritti dagli allievi e pubblicata dall’editrice Gallucci, un format televisivo realizzato per Sky Arte HD, documentari, sceneggiature per serie televisive e albi per ragazzi.

Ad essere protagonisti sono proprio gli allievi, veri e propri apprendisti a stretto contatto con i docenti, che insegnano il mestiere dello scrittore esattamente “come nelle botteghe rinascimentali, cercando di trasmettere le cose che sanno fare, cioè raccontare storie in diversi ambiti della narrazione: romanzi, racconti, serie tv, film, programmi televisivi…”, spiega Carlo Lucarelli.
Quest’anno una nuova sede, in via delle Lame 114, permetterà di stabilire una collaborazione ancora più intensa tra produzione e sviluppo, in una città, come Bologna, da sempre vibrante e ricca di stimoli culturali.Un esempio di questa collaborazione è il format “Le Muse inquietanti”, interamente scritto e pensato in Bottega e realizzato per Sky Arte HD da tre autrici esordienti, ora tutor nell’area Non Fiction.

E l’aspetto più interessante della Bottega è proprio quello della creazione di professionalità, visto che alcuni degli allievi del primo anno oggi lavorano all’interno della Bottega come docenti o tutor nelle varie aree creative: Letteratura, Fiction, Non Fiction e Ragazzi.

Se questo è “il luogo dove s’impara il mestiere di raccontare”, secondo la definizione di Carlo Lucarelli, la conferma arriva proprio dai risultati concreti che sono nati e cresciuti nella Bottega e che ora trovano visibilità. Alcuni degli ex allievi e tutor hanno firmato puntate per note serie televisive, come “Il commissario Rex” o “L’ispettore Coliandro”, episodi per fumetti come “Dylan Dog” o racconti polizieschi pubblicati da Giallo Mondadori. Per quest’anno sono numerose le collaborazioni con scrittori, registi e sceneggiatori di grande qualità come Paolo Nori, Simona Vinci e Massimo Gaudioso, giusto per citarne alcuni, alcuni alla loro prima esperienza come docenti.

Le iscrizioni si aprono il 21 ottobre e si chiudono il 28 novembre e per garantire la possibilità ai più meritevoli di accedere ai corsi, continua il sostegno di Unipol Banca, di Coop Adriatica, della Fondazione Unipolis e degli Amici di Bottega Finzioni, che erogano borse di studio per permettere di frequentare i corsi gratuitamente o a costi contenuti. La scelta è quella di promuovere la Bottega anche come luogo di produzione di cultura, un’impresa che faccia formazione rendendo gli allievi protagonisti principali di attività destinate a trasformarsi in progetti e prodotti culturali.

Imparare il mestiere “è un percorso lungo e complicato”, avverte Michele Cogo, cofondatore della Bottega e coordinatore dell’area Fiction, ma i risultati raggiunti quest’anno e i progetti in cantiere fanno ben sperare e confermano la validità di un metodo certamente vincente.

Luigi Grifone