L’aeroporto di Istanbul vittima di un attentato: il bilancio provvisorio riporta 147 feriti e 36 morti. Lo scalo è stato parzialmente riaperto, partenze posticipate e indagini ancora in corso, che sospettano dell’Isis. 200 i morti per terrorismo in Turchia nell’ultimo anno.

Ieri notte, 28 giugno, un nuovo attentato è stato messo a segno all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Il bilancio provvisorio ufficiale conta almeno 147 feriti e 36 morti, rimasti vittime della sparatoria perpetrata da un commando, che si crede fosse originariamente composto da sette individui, di cui alcuni sarebbero ancora in fuga, mentre una donna è stata arrestata.

Sono le 22 (ora locale) quando nella zona degli arrivi dell’aeroporto, tre uomini armati di kalashnikov danno il via ad una sparatoria iniziando a colpire la folla presente. Le forze di polizia immediatamente giunte sul posto, hanno ingaggiato uno scontro a fuoco, al termine del quale i tre individui si sono fatti esplodere.

Mentre si lavora per stimare l’effettivo numero delle vittime e far riprendere la completa attività dello scalo aeroportuale, continuano le indagini degli inquirenti per capire la matrice dell’attacco che ricorda quello messo a segno a Bruxelles il 22 marzo scorso, dove anche in questo caso gli attentatori avevano colpito l’aeroporto dopo aver raggiunto il luogo in taxi.

Il ministro della Giustizia del governo turco, Bekir Bozdag, ha confermato direttamente l’azione terroristica e il primo ministro Binali Yildirim descrive quella che, per il momento, sembra essere un’azione sempre più riconducibile al gruppo Stato Islamico.

Le indagini proseguono e la preoccupazione aumenta in seguito a questo attacco che fa alzare il numero delle vittime di terrorismo in Turchia, ormai arrivato a quota duecento nell’ultimo anno. Il presidente Erdogan si esprime sull’accaduto invitando i Paesi occidentali a dare vita ad una lotta comune al terrorismo, ricordando l’impegno che la Turchia sta mettendo in campo su questo fronte.

Al momento lo scalo aeroportuale di Instanbul ha ripreso parzialmente la propria attività, molti voli in partenza sono stati posticipati e altri in arrivo dirottati su altri scali, mentre le domande e così anche la paura, continuano ad essere protagoniste.

Laura Zacchiroli