È lo slogan che i militanti del Cua questa mattina hanno portato in processione lungo via Zamboni. Mentre il Rettore e le alte cariche accademiche cittadine davano il benvenuto alle matricole nell’Aula Magna di Santa Lucia, gli attivisti del Collettivo Universitario Autonomo hanno organizzato un “contro-tour per denunciare le retoriche del merito, la truffa dell’università dell’elite e i continui tagli” che stanno trasformando l’università bolognese, e non solo.

Tagli che non risparmiano le istituzioni prestigiose della città, come la biblioteca universitaria, altra tappa del contro-tour. Difatti, come ha affermato la responsabile Bianca Stella Antonino, la biblioteca rischia la chiusura in seguito ai tagli che si sono susseguiti dal’ 98 a questa parte, che hanno portando l’organico dell’istituzione da 65 agli attuali 28 addetti.

I militanti del Cua hanno proseguito poi il contro-tour con tappe alla mensa universitaria, la sede dell’Er.Go, l’agenzia regionale per il diritto agli studi superiori, denunciandone i tagli alle borse di studi cosi come la mancanza di trasparenza nelle assegnazioni. Le tappe successive sono state l’ufficio tirocini dell’università, responsabile degli stage non retribuiti, l’AlmaWelcome, l’ufficio immatricolazioni e l’Unicredit di via Zamboni.

Paolo Antoniazzi