Con la terza ondata di nomi usciti oggi (Bob Mould, Balthazar e Parcels) il TODAYS si conferma essere uno dei festival più interessanti nel panorama italiano e non solo. Domani, sabato 27 aprile, nel corso di Afternoon Tunes (dalle 16.15 alle 18) faremo due chiacchiere con Gianluca Gozzi, direttore artistico del festival torinese. Musica ad hoc naturalmente!

Città di TORINO e TODAYS festival

sono orgogliosi di presentare

TORINO

23-24-25 AGOSTO 2019

TODAYS NON SI ARRESTA ED ANNUNCIA ALTRI TRE ARTISTI INTERNAZIONALI ESCLUSIVI CHE SI AGGIUNGONO AI GIA’ PRESENTI BEIRUT, HOZIER, JARVIS COCKER (ex PULP), THE CINEMATIC ORCHESTRA, NILS FRAHM, SPIRITUALIZED, LOW, JOHNNY MARR (ex THE SMITHS) e DEERHUNTER…
TUTTI A TORINO DAL 23 AL 25 AGOSTO PER QUELLO CHE E’ GIA’ STATO DEFINITO L’EVENTO ITALIANO DELL’ESTATE 2019

SI AGGIUNGONO ALLA LINE-UP DELLA QUINTA EDIZIONE DI TODAYS FESTIVAL :

BOB MOULD
BALTHAZAR
PARCELS

TORINO – LUOGHI VARI

+ altri artisti da annunciare

sPAZIO211 mainstage:

VENERDI 23 AGOSTO: BEIRUT – SPIRITUALIZED – DEERHUNTER – BOB MOULD

SABATO 24 AGOSTO: HOZIER  – LOW – more t.b.a.

DOMENICA 25 AGOSTO: JARVIS COCKER – JOHNNY MARR  – BALTHAZAR – PARCELS more t.b.a.

ex INCET  mainstage:

VENERDI 23 AGOSTO: t.b.a.

SABATO 24 AGOSTO: THE CINEMATIC ORCHESTRA  – more t.b.a.

DOMENICA 25 AGOSTO: NILS FRAHM

prezzi dei biglietti ed abbonamenti:

biglietto singola giornata con accesso a sPAZIO211: 30 € + d.p.

biglietto singola giornata con accesso a INCET: 15 € + d.p.

abbonamento singola giornata (24 o 25 agosto, con accesso a tutti i concerti): 40 € + d.p.

abbonamento 3 giorni (23, 24 e 25 agosto con accesso a tutti i concerti): 100 € + d.p.

informazioni prevendite biglietti singoli ed abbonamenti:

Ticketone  – 892 101

e presso tutti i punti vendita autorizzati

prevendite  già attive!

BOB MOULD

+ BEIRUT

+ SPIRITUALIZED

+ DEERHUNTER

VENERDI’ 23 AGOSTO 2019

sPAZIO211

Via Cigna, 211
prezzo del biglietto: 30 € + d.p.

BOB MOULD

venerdì 23 agosto @ sPAZIO211

Nato nel 1960 a Malone, nello Stato di New York, Bob Mould si trasferisce nel Minnesota per studiare al college e qui conosce nel 1978 Grant Hart con cui forma i leggendari Hüsker Dü, una delle band più significative dell’indie rock Americano.

Dal folgorante hardcore che ne contraddistingue gli esordi, il trio di Minneapolis, di cui Mould è cantante e chitarrista, si evolve verso una forma originale di punk, sempre viscerale e veloce ma armonicamente più strutturato, di cui sono espressione l’EP ‘Metal Circus’ (1983) e sopratutto ‘Zen Arcade’, il doppio LP del 1984 pubblicato per la SST e considerato uno dei dischi più importanti del decennio, stilisticamente una delle opere più mature e complesse del punk, cui Bob infonde un lirismo di rara intensità oltre ad allargarne l’orizzonte compositivo.

Con quattro 33 giri pubblicati tra il 1985 e il 1987, gli Hüsker Dü saranno fonte d’ispirazione per moltissime band alternative, tra cui Pixies, Nirvana, Lemonheads e Soul Asylum. In più entrano nell’orbita di una major, la Warner, primo gruppo del circuito indipendente negli anni ’80 a fare il grande salto firmando un contratto per una multinazionale. L’ultimo album, ‘Warehouse: Songs and Storie’s è un altro doppio LP che ne cristallizza la formula sonora definitiva, un punk-core melodico saturo di distorsione e reso più evocativo da elementi di matrice psichedelica.

Sciolti gli Hüsker Dü per tensioni – tuttora non sopite – tra lui e Hart, i due cantanti e autori del gruppo, Mould pubblica il suo primo album da solista, ‘Workbook’ (1989), composto e realizzato con suoni più acustici e puliti ed impreziosito da arrangiamenti in stile folk e cameristico. Il successivo ‘Black Sheets of Rain’ (1990) è invece più violento e distorto, in pieno mood grunge. Proprio il boom del rock alternativo ispira Mould a formare gli Sugar, un nuovo power trio con cui entra per la prima volta nei piani alti delle classifiche britanniche grazie a ‘Copper Blue’ (1992), recentemente ristampato in edizione ampliata come il mini album ‘Beaster’ (1993) e il successivo ‘File Under: Easy Listening’ (1994).

Chiusa l’esperienza degli Sugar, Bob riprende a pubblicare dischi a proprio nome, oscillando tra un cantautorato quasi lo-fi (nel disco omonimo del 1996), il rock e persino la svolta disco-kitsch di ‘Modulate’ (2002), ispirato alla dance commerciale di Cher e Sasha.

Non è prevista nessuna reunion degli Hüsker Dü o degli Sugar ma alle loro sonorità si ispirano ‘Silver Age’ (2012) e ‘Beauty and Ruin’ (2014). Nel 2011 ha firmato, insieme al critico musicale Michael Azerrad, l’autobiografia ‘See a Little Light: The Trail of Rage and Melody’.

L’ultimo album, successore di ‘Patch The Sky’, si intitola ‘Sunshine Rock’, ed è stato pubblicato a febbraio su etichetta Merge Records.

In esclusiva nella sua unica data italiana sarà a Torino venerdì 23 agosto insieme a Beirut, Spiritualized e Deerhunter per una giornata che sa già di “leggenda”.

BALTHAZAR

+ JARVIS COCKER introducing JARV IS…(ex PULP)

+ JOHNNY MARR (ex THE SMITHS)

+ PARCELS

DOMENICA 25 AGOSTO 2019

sPAZIO 211

Via Cigna, 211
prezzo del biglietto: 30 € + d.p.

BALTHAZAR

domenica 25 agosto @ sPAZIO211

Dopo il successo di ‘Rats’ del 2012, e ‘Thin Walls’ del 2015, i Balthazar, guidati dai cantautori Maarten Devoldere e Jinte Deprez, fanno il loro ritorno sulla scena musicale con ‘FEVER’, il quarto album in studio pubblicato a gennaio via Play it Again Sam.

Maarten e Jinte si conoscono fin da adoloscenti, quando erano soliti esibirsi come artisti di strada. Nella loro ricerca del pop perfetto, il duo fonda i Balthazar, pubblicando nel 2010 il disco di debutto ‘Applause’, a cui fa seguito un tour europeo che li vede anche aprire i concerti dei dEUS in Francia. ‘Rats’, pubblicato nel 2012, è il secondo lavoro: un disco che ha saputo mettere in risalto l’amore dei Balthazar per le classiche produzioni pop. “La maggior parte delle attuali produzioni pop non ha profondità. Abbiamo provato un approccio diverso” afferma Maarten che come Jinte ama cantautori magistrali come Leonard Cohen. Nel 2015 arariva ‘Thin Walls’. A differenza dei dischi precedenti, quest’ultimo lavoro è stato scritto mentre il quintetto era in tour e le dieci tracce che compongono l’album sono le canzoni più spontanee mai scritte dalla band. Inoltre questo è il primo disco non prodotto interamente dalla band stessa, bensì con l’aiuto di Ben Hillier (Blur, Depeche Mode, Elbow) e Jason Cox (Massive Attack, Gorllaz) negli studi Yellow Fish di Lewes, UK. Alla pubblicazione dell’album e al tour segue un “periodo di pausa” che vede il frontman Maarten Devoldere e Jinte Deprez intraprendere entrambi percorsi solisti. Durante questo periodo Devoldere, sotto lo pseudonimo Warhaus, pubblica due album, mentre il suo migliore amico di scuola, Deprez, sotto il nome di J. Bernardt, pubblica un album in cui da voce a tutto il suo amore per il vecchio R&B.

La libertà di assecondare le proprie passioni e il successo raggiunto, ha fatto rinascere in entrambi il desiderio di scrivere nuovamente come band. Entrambi i cantautori erano d’accordo sull’adottare un sound più morbido e fresco, meno malinconico. Ed è chiaro, sin dalle prime note della title track, ‘Fever’, che con questo album i Balthazar vogliono esplorare nuovi territori. Come spiega Devoldere; “Some songs felt like classic Balthazar pop songs, others a little chipper, but it wasn’t until we had Fever that we had the foundation for the rest of the album”. Ormai diventati a pieno titolo tra le band di punta della scena indipendente europea, e con un carnet di apparizioni in classifica, i Balthazar sono più di un grande vanto nazionale belga, una realtà che ha saputo vincere la sfida all’internazionalità e tracciare dunque il proprio percorso senza nulla da invidiare praticamente a nessuno, giocano da autentici fuoriclasse in un campionato nel quale trovare loro pari è un’impresa ardua.

www.balthazarband.be  – www.facebook.com/balthazarband 

PARCELS

domenica 25 agosto @ sPAZIO211

Il 25 agosto gli australiani Parcels nelle vesti di electropop sensation, saliranno sul palco del TOdays Festival di Torino per suonare dal vivo ‘Parcels’, l’omonimo acclamato disco pubblicato lo scorso ottobre via Because Music.

L’album è arrivato al culmine dell’ascesa della giovane band, definendo e sottolineando una maturità artistica disarmante che già in precedenza aveva catturato l’attenzione dei Daft Punk che, nel 2016, aveva invitato il gruppo in studio per alcune session. Da questa prestigiosissima collaborazione è nato il brano ‘Overnight’ che rappresenta il perfetto equilibrio funk tra due diverse generazioni e che li ha davvero lanciati in orbita superando i 18 milioni di streaming su Spotify.

Dopo quell’incontro, infatti, seguendo la loro lucida follia ma mantenendo i piedi ben saldi al terreno, i cinque artisti di origine australiana, vivaci, freschi e nostalgici nomadi hanno dato vita a dodici brani che sono la sintesi del pop contemporaneo: le chitarre surf dei Beach Boys, il funk ‘60s e l’ipnosi disco dei ‘70s. Ricetta micidiale che ha portato la band a conquistare l’olimpo di tutta  la critica internazionale.

“A debut Album that’s cheeky, timeless and devilishly catchy” NME, 5/5

“One of the year’s finest records” Paste

“Joyful…the kind of song you’d be happy to live through forever” Guardian

Il recente remix di ‘Lightenup’ firmato da Alex Metric, capace di creare un vero e proprio discotrip sulle note del brano, ha dato ulteriormente prova dello spessore artistico e della considerazione che i Parcels stanno ricevendo. Quello del 25 agosto, sul palco di TOdays Festival, sarà un concerto da non perdere, che vedrà protagonista una band destinata a rimanere impressa nella storia del festival: il loro gusto per la perfezione illuminerà il palco torinese dopo gli innumerevoli sold out che stanno collezionando ovunque nel mondo e la loro partecipazione ai più importanti festival dal Lollapalooza, al Coachella e lo Sziget.