Il sindaco di Bologna Virginio Merola e la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi auspicano che le forze dell’ordine fermino al più presto l’aggressore sessuale seriale che ha già fatto 5 vittime in città. Sottolineato il coraggio delle donne e le dichiarazioni non parternalistiche del vice Procuratore.

“Apprese le notizie delle recenti aggressioni che hanno coinvolto quattro donne di Bologna (cinque stando alle ultime agenzie, ndr), desideriamo esprimere loro solidarietà e vicinanza per quanto accaduto. Auspichiamo che le Forze dell’ordine, al più presto, facciano luce su questi episodi intollerabili per Bologna, città democratica e civile”. Con queste parole il sindaco di Bologna Virginio Merola e la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi intervengono, in una nota congiunta, sulle aggressioni sessuali messe in atto negli ultimi giorni dallo stesso aggressore in città.

Nella nota, Merola e Lembi sottolineano l’importanza della reazione forte e determinata che hanno avuto le donne coinvolte, dai primi momenti delle aggressioni, fino alla decisione di denunciare quanto accaduto. “Si tratta, certo, di una scelta faticosa da parte delle parti lese – si legge nel comunicato – ma di esempio per tutti, perché è solo sulle responsabilità degli aggressori che va ricondotta la gravità di questi gesti che, ribadiamo, Bologna non può tollerare”.

Nel caso, inoltre, gli Amministratori riconoscono il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, che quest’oggi hanno diffuso un identikit (nella foto) dell’aggressore e che hanno dato informazioni alle donne senza cadere nel paternalismo.
“Sono parole nuove – osserva Lembi ai nostri microfoni – perché è stato consigliato alle donne di chiamare il 112 o il 113 e rifugiarsi in luoghi pubblici, senza consigliare di modificare le proprie abitudini o prestare attenzione all’abbigliamento”.
È bene ribadire, dunque, che la responsabilità di questi fatti gravi è esclusivamente dell’aggressore.