Sciopero e presidio al Mise per i lavoratori del Mercatone Uno, impegnati in una vertenza che mette a rischio 4mila posti di lavoro. L’azienda non si è presentata al tavolo e tutto slitta a dopo le festività pasquali. Due le manifestazioni di interesse, di cui però si sa poco. Disponibilità del Ministero per la cig in deroga.

Sciopero nazionale e presidio sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, oggi, per le lavoratrici e i lavoratori del Mercatone Uno, impegnati in una vertenza che mette a rischio 4mila posti. Al Mise, oggi, doveva tenersi un tavolo con l’azienda, ma quest’ultima ha dato forfait qualche giorno fa, in quanto impossibilitata. Tutto è slittato, dunque, a dopo le festività pasquali.

Festività che i lavoratori vivranno con apprensione, dal momento che non vi sono certezze sul loro futuro ed è crescente la preoccupazione per la chiusura dei punti vendita dell’azienda.
Uno spiraglio potrebbe essere rappresentato da due manifestazioni di interesse per l’acquisizione dell’azienda, ma per ora si sa troppo poco per capire.

Una piccola risposta, però, i lavoratori oggi l’hanno ottenuta. Se in ballo c’è la richiesta di ammissione al concordato, come previsto dalla legge, i sindacati chiedono che questo percorso sia accompagnato da ammortizzatori sociali in deroga. “Il Ministero si è mostrato disponibile a questa nostra richiesta”, spiega Veronica Tagliati, segretario della Filcams Cgil dell’Emilia Romagna, che faceva parte della delegazione ricevuta dal Mise.