Abbiamo avuto ospiti a Calipso i maestri dell’orchestra Senzaspine, che suoneranno stasera alle 18.00 al Mercato San Donato, per il progetto Mercato Sonato.

Ci sono tante fasi di preparazione per un concerto di musica classica, dalla formazione dell’orchestra alle continue prove. Tutte queste situazioni danno per scontato un luogo in cui farlo, e affittare un teatro non è esattamente semplice. E’ uno degli ostacoli che l’orchestra Senzaspine ha dovuto affrontare nel corso della sua ancora breve ma già significativa storia: “Nasce ufficiosamente a maggio e ufficialmente a luglio 2013“, ci racconta Matteo, “per desiderio di Tommaso e Matteo Rubini, che aveva la necessità di creare un’orchestra. Abbiamo iniziato a raccattare musicisti dai conservatori e da lì abbiamo creato l’orchestra Senzaspine. L’idea era quella di crearci un’opportunità, piuttosto che continuarla a cercare inutilmente dove non c’era e non c’è lavoro. All’inizio doveva essere solo una palestra, poi, non sappiamo come, c’è stato un crescendo che non avevamo idea di come gestire.” Da qui parte il lancio di dadi. L’orchestra partecipa a due bandi: il primo, Incredible, che riescono a vincere. Il comune propone loro di sfruttare lo spazio del Mercato San Donato, “allora ci si sono accese tutte le lampadine del mondo. Abbiamo costruito un progetto sul mercato e poi abbiamo presentato il progetto al bando Culturability  di Unipolis . Il mercato è uno spazio immenso inutilizzato con uno spazio centrale molto grande e tutti i box che al momento sono chiusi. I vari box possono essere isolati per fare laboratori, musica da camera, collaborazioni con altre associazioni.

Ecco che inizia l’avventura del Mercato Sonato, un progetto fatto di cultura e necessità che convergono in uno spazio per natura legato all’idea di incontro e condivisione. “Abbiamo una bellissima collaborazione con Kilowatt  e Dynamo  e Salvaiciclisti, e con Arancine  che sono i nostri collaboratori principali, con gli architetti Ciclostile. Insomma, c’è una forza di collaborazionismo“, la stessa che ha dato origine all’orchestra. Infatti, Tommaso ci racconta che “l’ingrediente principale è l’entusiasmo e la passione di poter suonare. Ci sono centinaia di musicisti bravissimi che, non si sa per quale motivo, non hanno la prontezza di aggregarsi come fanno ad esempio quelli che formano le coverband che, appassionati di gruppi storici, si trovano e si mettono a suonare. Magari non sono in 80 come la nostra orchestra, ma è solo l’aspetto numerico che cambia. In un certo senso, anche un’orchestra è fondamentalmente una coverband che esegue musica pubblica. Quindi, l’unica cosa che mancava era una scintilla. Il risultato è stato quello di aver creato un’orchestra che non fosse altolocata e alla quale il pubblico potesse approcciarsi facilmente come base per la musica di serie A che si fa nei teatri. In poche parole vogliamo rendere pop la musica classica, senza screditarla e facendola al meglio possibile. In più, stiamo cercando di far diventare una cosa che è nata come volontariato un futuro posto di lavoro che spesso non viene riconosciuto.” Una fucina di sogni, quella di Senzaspine, che si avvale di un luogo che però ha un passato di rinunce: “L’idea è quella di rendere sostenibile tramite la cultura uno spazio che con fini commerciali non è riuscito a sopravvivere. Attraverso l’arte come artigianato, che è una peculiarità tutta italiana, nel senso di costruzione di strumenti e anche di alfabetizzazione musicale e terapie di rilassamento per musicisti.” Non solo, restituire alla musica classica il suo compito di essere una occasione di aggregazione e non di separazione elitaria.

Ecco perché è fondamentale sostenere un progetto come quello di Senzaspine e di Mercato Sonato . Gli appuntamenti, oltre a quello di stasera, saranno il 28 Dicembre al Cinema Teatro Astoria di Fiorano e il 29 Dicembre al Teatro Duse  di Bologna, per “Bollicine con l’orchestra Senzaspine“, perché dopo “se beve!”

Ilaria Ballerini