Le iniziative istituzionali per la Giornata della Donna del prossimo 8 marzo prevedono la seconda edizione del premio “Tina Anselmi”, una settimana di riflessioni e dibattiti e feste multiculturali. L’intervista all’assessora Susanna Zaccaria.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che non basta un giorno all’anno per riflettere sulla questione dell’emancipazione femminile e la lotta per eliminare discriminazioni e disparità di genere è quotidiana. Eppure celebrare l’8 marzo riveste un valore simbolico ancora significativo per ricordare la necessità di riflessione e lotta. A Bologna, l’amministrazione comunale, i sindacati e le associazioni CIF ed UDI dedicheranno alla giornata internazionale della donna un’intera settimana di dibattiti, incontri ed iniziative di vario genere.

Prima fra tutte le attività in programma, la seconda edizione del premio “Tina Anselmi”, istituito lo scorso anno in memoria della prima donna della storia repubblicana italiana a ricoprire il ruolo di Ministro con delega al lavoro. Ed infatti ad essere premiate saranno donne distintesi nel proprio ruolo professionale. Al tema del lavoro è quindi dedicata la maggior parte delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale.

Tra queste, sembra avere un rilievo particolare il convegno “Lavoro ed emancipazione delle donne a settant’anni dalla Costituzione”: dibattito che occuperà un’intera giornata, quella del dieci marzo, e che vedrà dialogare insieme donne di diversa età, cultura e professione. La questione su cui riflettere, lo dice il titolo, sarà il significato del lavoro per l’emancipazione femminile oggi ed in diversi contesti geografici e culturali. A parlare infatti, ci sarà anche una giovane donna curda che porterà la sua testimonianza: sullo sfondo della battaglia che la comunità curda sta conducendo contro il potere del presidente turco Erdogan, cosa rappresenta per lei e per le donne del suo popolo il lavoro.

L’impegno dei cittadini bolognesi per la libertà della donna sembra essere radicato nel tempo e questo dà ragione dell’accento posto sull’otto marzo. Un tema a cui anche l’amministrazione comunale dichiara la sua sensibilità nelle parole dell’assessora alle Pari Opportunità Susanna Zaccaria: “A Bologna, è nato uno dei primi centri anti-violenza italiani nel 1990 e questo è un impegno mantenuto nel tempo. Attualmente, è testimoniato dalla costituzione di un’assessorato sulla tutela dei diritti: ho infatti la delega specifica per la lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e la delega per le pari opportunità e differenze di genere. Sono queste tutta una serie di politiche espressamente attuate per ridurre i gap che ancora esistono tra uomo e donna”.

Sempre a testimoniare l’importanza attribuita dall’amministrazione alla questione femminile, il progetto “Le strade delle donne”: una collaborazione del comune con gli studenti dell’istituto tecnico “Crescenzi-Pacinotti” per assegnare il nome di figure femminili di rilievo sociale a zone cittadine che ancora ne sono prive.
Ad una delle iniziative dell’8 marzo avrebbe dovuto partecipare Renata Artioli, voce del Coro delle Mondine di Bentivoglio, che purtroppo è scomparsa oggi.

Marta Campa

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