La Cgil annuncia la mobilitazione contro la decisione del Comune di privatizzare il servizio di refezione scolastica. Stasera il sindacato incontrerà i genitori, lunedì in consiglio comunale e martedì un’assemblea dei lavoratori che bloccherà la produzione dei pasti.

La Cgil non si arrende alla decisione unilaterale del Comune sulla privatizzazione di Seribo, la società controllata che fino ad oggi si è occupata del servizio di refezione scolastica.
Prendono il via da questo pomeriggio, con la partecipazione all’assemblea dei genitori, gli appuntamenti di mobilitazione del sindacato. Lunedì prossimo, invece, una delegazione della Cgil parteciperà al consiglio comunale, mentre per martedì 10 febbraio è stata indetta un’assemblea dei lavoratori Seribo che, di fatto, bloccherà la produzione dei pasti.

“Il Comune ha motivato la privatizzazione come una scelta politica – afferma ai nostri microfoni Alessio Festi della Cgil – Una scelta che quindi non c’entra con la legge di Stabilità, seppure il provvedimento sollevi questioni rilevanti”. Il sindacato sostiene che le aziende partecipate che svolgono funzioni fondamentali – quindi non solo Seribo, ma anche Hera ed altre – non debbano essere privatizzate, ma semmai la presenza pubblica deve essere rafforzata.

Palazzo D’Accursio ha invece chiuso ogni porta ad una discussione con le parti sociali e questo induce la Cgil a mobilitarsi. “Noi abbiamo chiesto più volte di discutere dei modelli di gestione – continua Festi – e lo abbiamo fatto perché rappresentiamo tanti lavoratori, tra i quali ci sono anche genitori dei bambini che usufruiscono delle mense scolastiche”.
Il sindacato, inoltre, torna ad insistere sulla qualità del servizio e sulle condizioni e sul futuro dei lavoratori.