Tornano le Sentinelle in piedi. Il movimento omofobo e intollerante che manifesta contro i diritti degli omosessuali organizza nuovamente delle veglie in diverse piazze italiane, tra cui Bologna. La risposta pacifica e ironica di tutti coloro che per quei diritti si battono è pronta: una domenica pomeriggio di limoni in libertà.

“Quale occasione migliore che una calda domenica di aprile per concedersi una fresca limonata all’ombra delle sette chiese? Limona il tuo ragazzo, la tua ragazza, il panettiere, il netturbino, tua zia, il sindaco Merola. Vanno bene limoni tradizionali, fantasiosi, acrobatici o di tendenza. Sorbetti, granite, delizie al limone, ogni derivato dello splendido agrume è concesso!”. È questo l’invito – a firma della Coalizione trans-femminista, queer, LGBT, antifascista – per domenica 19 aprile, in Piazza Santo Stefano. Una risposta pacifica, anti-omofoba e ironica contro quei gruppi che si definiscono Sentinelle in Piedi, che dopo le manifestazioni sfociate in tensioni e violenze dello scorso ottobre, tornano in piazza con le loro veglie.

Il flash-mob nasce così per “contrapporre alla realtà statica delle Sentinelle, carica di contenuti omofobi e razzisti, il limone, un’arma d’amore metaforicamente molto forte”, spiega ai nostri microfoni Simone, che ha lanciato su Facebook l’evento raccogliendo in poco tempo tantissime adesioni. Ed è proprio l’ironia lo strumento forse più adatto per mettere in ridicolo le Sentinelle, contro la carica intollerante di cui queste si fanno portatrici. Un movimento di gruppi vicini al mondo dell’integralismo religioso e a formazioni di estrema destra che si batte contro diritti che persone gay, lesbiche, transgender, agender, queer non hanno e lottano giorno per giorno per conquistare.

E allora ben venga l’opposizione pacifica, provocatoria, sbeffegiante e, soprattutto, anti-omofoba dei Limoni: “Etero, gay, bisex, trans di Bologna, tutti insieme per combattere questa pantomima e contagiarli con il sacro potere del LIMONE!”.