Si scaldano i motori per la manifestazione lanciata dalla campagna Libertà di Dimora per questo sabato. Concentramento alle 15,30 in piazza XX Settembre. “La Bologna della libertà si riprenderà le strade della città”, annunciano gli attivisti. Un percorso che ha già in programma un secondo atto, quello della visita di Salvini sotto le due torri, l’8 novembre. Intanto arriva la revoca degli arresti domiciliari per sei attivisti di Hobo.

La manifestazione per la #Libertàdidimora

“Sarà una giornata determinata e forte”, anticipano gli attivisti della campagna Libertà di Dimora a proposito della mobilitazione che questo sabato vedrà scendere in piazza “la Bologna della libertà contro la Bologna della paura”.
La campagna, nata a giugno dopo che i primi divieti di dimora erano stati emessi, ha visto ingrossarsi le fila della solidairietà e le adesioni dei movimenti bolognesi, ma anche quelle di intellettuali, artisti e cittadini. È il segno, dice Marianna di Libertà di Dimora, “che Bologna a questo clima di paura, di intimadazione e di limitazione della libertà di dissenso non ci sta”.

Mentre la campagna prendeva piede e incassava adesioni, la procura continuava a emettere misure cautelari, ultime quelle dell’altro ieri, che hanno colpito cinque attivisti del Tpo e Làbas e uno di Hobo. Intanto, nella tarda mattinata di oggi, per cinque attivisti di Hobo agli arresti domiciliari dal 14 maggio è scattato il divieto di dimora. I cinque hanno lasciato Bologna in poche ore, mentre per un altro dei militanti i domiciliari sono stati convertiti in obbligo di dimora.

Tutto pronto, dunque, per la mobilitazione di sabato, per quella che si preannuncia come la prima tappa ‘di piazza’ per “costruire un piano cittadino di rottura delle misure cautelari e del dispositivo che rappresentano – continua Marianna – Vere e proprie filiazioni del codice Rocco fascista, un confino politico che va a spezzare le relazioni sociali e affettive”.

Ma se il primo passaggio è alle porte, la seconda tappa è già in programma. “Questo percorso cittadino di Libertà di Dimora – spiega infatti Marianna – Ha assunto come prima data, dopo il 26, la costruzione dell’8 novembre”, giorno in cui Matteo Salvini tornerà sotto le due torri per la manifestazione nazionale della Lega Nord. Di lasciare che ciò accada senza l’ombra di una contestazione non c’è alcuna intenzione.