Nel week end Lesbiche Bologna organizza “Lesbicx – Capire il presente per immaginare il futuro. Il punto tra inclusione e intersezionalità su una soggettività in divenire”, una tre giorni al Cassero.

Dall’1 al 3 febbraio, al Cassero, va in scena “Lesbicx – Capire il presente per immaginare il futuro. Il punto tra inclusione e intersezionalità su una soggettività in divenire”, l’iniziativa di Lesbiche Bologna per riflettere su inclusione e intersezionalità.
Attraverso diverse tipologie di incontro e confronto e vari tavoli di discussione, si rifletterà sulla soggettività lesbica declinata però in modo intersezionale, passando quindi dal tema dell’inclusione.
La centralità di questo tema viene dopo la fuoriuscita di Lesbiche Bologna da Arci Lesbica nazionale a causa delle posizioni escludenti di quest’ultima, dall’ultimo congresso, sulle lesbiche trans e disabili e sulla maternità surrogata.

Durante la presentazione dell’evento, Carla Catena, presidente di Lesbiche Bologna ha poi posto il tema de “il personale è politico”, facendo notare come questa lotta non possa prescindere da una lotta politica,. Dentro Lesbicx, infatti, ci sarà spazio per discutere dell’8 marzo, importante giornata di lotta, lanciata da Non Una di Meno.
Lesbiche Bologna è il più grande circolo d’Italia e ha sempre cercato di rappresentare tutte le soggettività. “Forse non ci siamo riuscite – ha osservato Catena – ma Lesbicx è un altro tentativo di essere il più inclusivo possibile”.

Nelle giornate ci sarà la presenza di tutti i collettivi e associazioni di Bologna proprio perché Lesbiche Bologna vede un futuro radioso per l’associazionismo delle lesbiche e per questo è importante creare una rete di collaborazione sul territorio.
L’attenzione, in ogni caso, è centrata sull’intersezionalità e lo sguardo sulle problematiche sarà a livello europeo.
Un particolare approfondimento sarà dedicato alla disabilità, materia su cui il Cassero ha lavorato anche a livello strutturale e non solo, attraverso il ricorso a volontarie per l’aiuto fisico e due interpreti del linguaggio dei segni LIS presenti in tutte le giornate.

L’incontro è stato organizzato per creare uno spazio di confronto il più partecipato possibile, senza gerarchie in modo da poter dare spazio a tutte le soggettività.
Le battaglie da portare avanti, inoltre non devono essere monotematiche, come ha osservato Elisa Manici: “Le nostre identità sono composte di vari tasselli e quindi la realtà non può essere ridotta a un solo aspetto”.

All’interno del ricco programma della tre giorni interverrano, fra le altre Francesca Talozzi, che si occuperà di disabilità, Antonia Caruso, attivista trans femminista, Lidia Cirillo e Liana Borghi, due tra le intellettuali lesbiche italiane più amate, con oltre 50 anni di lotta alle spalle.

Tommaso Palmieri

ASCOLTA L’INTERVISTA A CARLA CATENA: