“Femminismi in dialogo”, la scuola femminista di Arcilesbica Bologna inaugura le proprie attività sabato 11 novembre con un evento dedicato all’ecofemminismo. L’intervista a Carla Catena.

La Scuola Femminista di Arcilesbica

Ecofemminismo: percorso irrenunciabile? La riflessione di lesbiche e femministe”. Questo il titolo della prima edizione della Scuola Femminista – Femminismi in dialogo di ArciLesbica di Bologna, che si propone di “esplorare le connessioni presenti fra i movimenti femministi e ambientalisti, approfondendo da più parti e a più voci il concetto di Eco-Femminismo”, come afferma la presidente di ArciLesbica Bologna, Carla Catena.

Comune denominatore nella riflessione su questo tema è il collegamento tra le violenze agite sulle donne, il mondo degli animali e le risorse del pianeta, prendendo le mosse dall’esplicazione della relazione fra il ruolo sociale della donna e le dinamiche di gestione legate all’ambiente, considerando la disuguaglianza basata sul genere come conseguenza della perpetuazione di privilegi e stereotipi.

L’eco-femminismo apre quindi la strada alla possibilità di creare un modello di società basata sulla sostenibilità sociale ed ecologica e attento alle politiche di genere, decostruendo una struttura sociale modellata intorno ai valori di una mascolinità egemonica.
L’intento di questa prima edizione è creare l’occasione per approfondire queste teorie ed indagare la possibilità dell’eco-femminismo come una necessaria rivoluzione per lesbiche e femministe.

L’evento, autofinanziato, si terrà sabato 11 novembre dalle ore 10 e domenica 12 novembre dalle ore 11 presso il Centro delle Donne in via del Piombo 5; è possibile prenotare un pranzo vegetariano per l’autofinanziamento delle attività di ArciLesbica al costo di 5€.

Nurdjihan Lucarini

ASCOLTA L’INTERVISTA A CARLA CATENA: