Si è conclusa in mattinata la gara per per l’azienda dell’intimo di lusso LaPerla. A vincere l’asta svoltasi presso il tribunale di Bologna il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia, con la sua società Sms Finance con un’offerta di 69 milioni di euro su una base d’asta era 45 milioni.
La Perla, ora in mano agli americani di Jh Partners, era contesa da altre due compagnie, Calzedonia e dagli israeliani di Delta Galil Industries.

Quale futuro per La Perla

Calzedonia era stata la prima realtà interessata in modo concreto all’acquisto, raggiungendo anche un’intesa con i sindacati. Ma aveva anche sottolineato come si sarebbe ritirata dalla proposta di acquisto se la logica sarebbe stata quella dell’offerta al rialzo.

L’ultima offerta era invece partita ieri dal vincitore, Silvio Scaglia, patron di Fasteweb. La sua era di 100 milioni, mentre Calzedonia aveva proposto l’acquisto per 70.

Alle 15 comincerà l’incontro coi sindacati che stanno seguendo invece la vertenza che coinvolge 600 lavoratrici. Le parti sociali avevano espresso una preferenza per Calzedonia, visto che avevano già raggiunto un’intesa rispetto alla vertenza delle operaie. Questa era anche una delle ragioni per cui l’industria veronese si era opposta alla logica dell’asta al rialzo, che non tiene conto “di aspetti industriali, occupazionali e di sostenibilità economica, ma che privilegia semplicemente l’offerta più alta”, come aveva sottolineato in un comunicato.