L’11 febbraio la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sulla costituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe. Per richiamare l’attenzione dei media sulla vicenda si terrà l’8 febbraio a Roma una manifestazione nazionale antiproibizionista.

Illegale è la legge, il suo costo è reale“, questo lo slogan della campagna contro la legge Fini-Giovanardi, che vedrà un vasto numero di organizzazioni, gruppi e associazioni riunirsi a Roma il prossimo 8 febbraio per una manifestazione nazionale. L’obiettivo è costruire un percorso dal basso in grado di attirare l’attenzione sui danni causati dalla Fini-Giovanardi, entrata in vigore otto anni fa.

Una legge che, insieme alla Bossi-Fini, ha prodotto decine di migliaia di arresti, provocando il sovraffolamento delle carceri e, di conseguenza, una condizione carceraria degradante e disumana per i detenuti. Una vergogna italiana che l’Europa ha già condannato, e per la quale a breve – se nulla verrà fatto – dovremo pagare multe salatissime.  

“I danni di questa legge e del proibizionismo sono infinitamente maggiori dei danni di tutte le sostanze illegali”, ha commentato Max di Lab57 che questa mattina, davanti ai cancelli della Dozza, ha lanciato la mobilitazione dell’8 febbraio insieme alle realtà di Bologna che hanno aderito (Xm24, Lazzaretto Autogestito, TPO, Labas, Studenti medi Autorganizzati, Vag61, Asia Usb, Aula C Autogestita).

L’11 febbraio la Corte Costituzionale discuterà la questione, e in particolare dovrà pronunciarsi sulla legittimità della norma che ha equiparato le droghe pesanti e quelle leggere, aumentando le pene per spaccio di cannabis. Un ulteriore aspetto che dovrà verificare la Consulta è quello di una possibile violazione dell’art. 77 della Costituzione, che riguarda i decreti-legge: la norma in questione, infatti, venne inserita in un maxiemendamento che aveva ad oggetto le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Per questo motivo, secondo la Suprema Corte, la questione di legittimità riguarda “il profilo dell’estraneità delle nuove norme inserite nella legge di conversione all’oggetto, alle finalità e alla ‘ratio’ dell’originale contenuto del decreto legge”.

In vista dell’appuntamento a Roma del prossimo 8 febbraio, le realtà di Bologna hanno in programma alcune iniziative, come l‘assemblea pubblica che si terrà il 29 gennaio al Vag61 (via Paolo Fabbri 110), oltre agli incontri per raccolta fondi e prenotazione bus del 30 gennaio e 1 febbraio, rispettivamente nell’Aula C di Scienze Politiche e all’Xm24. Infine, mercoledì 5 febbraio, si terrà un presidio antiproibizionista sotto la Prefettura.
 
Andrea Perolino