Lo stabilimento pugliese ieri è stato evacuato per il  passaggio di una tromba d’aria che ha provocato la caduta di diversi quintali di cemento: un bilancio di 70 feriti e un disperso

Gli operai hanno lasciato lo stabilimento senza ovviamente pensare a timbrare i cartellini. Una gru nella zona del porto è caduta in mare da oltre venti metri. Francesco Zaccaria, di 29 anni, di Talsano, è rimasto in trappola nella cabina. E’ lui il disperso del bilancio: i sub lo hanno cercato fino a quando le condizioni meteo e la visibilità hanno imposto di sospendere le ricerche. Questa mattina le ricerche riprenderanno.

Altri due lavoratori portuali sono invece stati già recuperati dopo essere finiti in mare, caduti dal ponte della nave su cui operavano.

La Protezione civile parla di situazione “molto complicata”, con il crollo di diverse gru nel porto e di almeno un immobile all’interno del Siderurgico.

La tromba d’aria ha disperso per chilometri i materiali velenosi depositati all’aperto e che erano stati messi sotto sequestro dalla magistratura provocando la caduta di diversi quintali di cemento dai camini degli altoforni.  

Successivamente un fulmine si è poi abbattuto su una delle ciminiere dell’Ilva, nell’area a caldo nel reparto cokeria e ghisa. I pezzi in fiamme sono caduti da 80 metri e si sono riversati su due tralicci dell’alta tensione, bloccando la linea ferroviaria per Bari.

L’attività del colosso è quasi paralizzata anche nell’area a caldo sottoposta a sequestro dai magistrati.

Viene da chiedersi che cos’altro potrà succedere. Come affrontare questa situazione.