“Se non ci credi, partecipa!” è il titolo del progetto del Comune di Bologna, che attiva alcuni laboratori di Quartiere in cui chiama i cittadini a dire la loro sulla destinazione e la riqualificazione di alcuni immobili, attraverso i fondi europei. Lo strumento del bilancio partecipato consente ai cittadini di decidere come spendere 150mila euro per ogni Quartiere. Il progetto comunale arriva dopo le denunce di Coalizione Civica su alcuni progetti di riqualificazione dove si farà spazio a supermercati senza aver consultato i cittadini.

Carta del Comune: il progetto per i quartieri

Sarà il 19 giugno la data di partenza dei laboratori di Quartiere, il progetto messo in campo dal Comune di Bologna per favorire la discussione con i cittadini, in cui verranno definite le priorità e le vocazioni degli immobili che saranno riqualificati con i fondi europei del Piano operativo Città Metropolitane (Pon Metro) e la destinazione delle risorse del bilancio partecipativo, che assegna 150 mila euro per ogni Quartiere.

Dopo le polemiche sollevate nei giorni e nelle settimane scorse, in particolare da Coalizione Civica, sulla rigenerazione di alcune aree, l’ultima delle quali in via Libia, per far spazio a supermercati senza aver consultato i cittadini, il Comune presenta ora un percorso di coprogettazione volto a definire le priorità nel campo sociale, dello sport, della cultura e del digitale che vede coinvolti l’Amministrazione comunale, i presidenti dei Quartieri, associazioni, fondazioni e l’Università di Bologna.

Un cambio d’approccio, secondo l’Amministrazione comunale stessa, rispetto alle consuetudini italiane in quanto ad apertura, collaborazione e supporto alla comunità. Al centro dell’iniziativa sei aree pronte alla riqualificazione e manutenzione e 11 edifici pubblici.
Alla prima fase d’ascolto seguirà, nel mese di settembre, la pubblicizzazione delle proposte e la consegna delle linee guida, mentre solo ad ottobre si andrà al voto delle proposte emerse. Al voto  potranno partecipare i maggiori di 16 anni, tutti coloro che lavorano a Bologna e i cittadini di origine straniera purché residenti.

“Bilancio partecipato e laboratori di Quartiere sono esperienze uniche in Italia che vogliamo portare avanti – ha affermato il sindaco Virginio Merola – Bologna può dimostrare attraverso le enormi risorse legate al volontariato e all’associazionismo che la strada migliore da intraprendere è estendere la democrazia e la partecipazione”.

Edoardo Martelli