L’associazione Xenia, fondata nel 2004 da un gruppo di professionisti, che si occupa di integrazione dei migranti potrebbe essere sgomberata dalla sua sede. Eppure l’associazione risulta vincitrice di un bando per l’assegnazione di uno spazio.

Scaduta una decennale convenzione con Comune prima e quartiere Navile poi, l’associazione Xenia potrebbe essere sgomberata, nonostante sia assegnataria di una sede nel cassero di Santo Stefano, avendo vinto un bando comunale. Il cassero è, però, occupato, e l’associazione è sotto minaccia di sgombero della sua sede in Via Marco Polo.

“Abbiamo partecipato al bando per l’assegnazione di una sede nel cassero di via S.Stefano, non sapendo che era occupato da altre realtà. Ora, scaduta la convenzione per l’attuale sede, rischiamo lo sgombero forzoso minacciato dal quartiere Navile.” dice Marzia Casolari, presidente dell’associazione.

“Ci troviamo -continua- in questa imbarazzante situazione. Mi aspetto che il quartire Navile o Santo Stefano ci trovino una sede alternativa, anche perchè senza sede non possiamo operare. Noi non abbiamo preso alcuna posizione contro gli attuali occupanti perchè siamo consapevoli che il problema delle sedi è particolarmente difficile.”

La risposta delle istituzioni non sembra essere stata immediata. “La presidente del Quartiere Santo Stefano non si fa trovare e noi rischiamo di essere cacciati dalla nostra sede.” denuncia Casolari.

A me va benissimo che non venga sgomberato il cassero, ma che non sgomberino anche noi, perchè sarebbe paradossale” conclude.