Il consigliere ed ex assessore Andrea Colombo torna sul tema della sicurezza stradale in città, dopo i casi triplicati di pedoni investiti sulle strisce e le tensioni con l’assessora Priolo sui ‘pedoni distratti’. “Dibattito surreale, i dati ci dicono che la cause degli incidenti risiedono nelle condotte dei mezzi a motore”. E invita la giunta a investire in infrastrutture per tutelare gli utenti deboli e ad anteporre l’incolumità delle persone alla convenienza politica.

Non è intenzionato a mollare Andrea Colombo, consigliere comunale di maggioranza ed ex assessore alla Mobilità nel precendente mandato, sul tema della sicurezza stradale e della tutela degli utenti deboli della strada.
Il tema era scoppiato negli ultimi mesi dell’anno, quando la giunta aveva lanciato la campagna di “Risveglio civico“, che a molti era sembrata una crociata contro i ciclisti contromano, ma la miccia è tornata a bruciare in questo inizio 2018, a causa del triplicare dei casi di investimento (spesso fatale) di pedoni che attraversavano sulle strisce.

A finire al centro delle polemiche è stata Irene Priolo, attuale assessora alla Mobilità, il cui commento sui “pedoni distratti” aveva sollevato un vespaio, sia per la poca sensibilità verso persone che hanno perso la vita, sia per il fatto che molte delle vittime di questo inizio d’anno erano anziani.
Ieri in consiglio comunale si è registrato un nuovo round della discussione, con le parole dure e decise di Colombo da un lato e dichiarazioni di colleghi dem, come Piergiorgio Licciardello, che andavano in un’altra direzione, quella appunto di sensibilizzare gli “utenti deboli” della strada.

A qualcuno è sembrato che la maggioranza procedesse in ordine sparso e che il gruppo dello stesso Pd non avesse una linea o una cultura politica comune.
Ai nostri microfoni, Colombo minimizza su questo aspetto, affermando che “posizioni diverse possono contribuire a costruire un’idea complessiva di sicurezza stradale”, ma poi aggiunge che è “una questione di priorità“.
Ben vengano, secondo l’ex assessore, le campagne di sensibilizzazione verso gli utenti deboli, ma la priorità deve rimanere quella di contrastare le condotte più pericolose: l’eccesso di velocità, il mancato rispetto delle precedenze, la guida distratta a causa dello smartphone. Tutti comportamenti che contraddistinguono gli utenti della strada motorizzati.

Il dibattito che si è sviluppato in città, quindi, per Colombo è surreale, perché il messaggio lanciato da giunta e stampa sembra essere quello che la colpa sia delle vittime.
Il consigliere, poi, non si fa mancare una leggera stoccata verso la giunta, invitandola a pensare all’incolumità delle persone prima che alla convenienza politica e spronandola a continuare nella strada del precedente mandato, quello in cui Colombo era assessore. “Serve un mix di misure preventive e repressive – osserva – Ben venga l’aumento delle multe ad automobilisti e camionisti che guidavano col cellulare in mano. Penso che ora i controlli dovrebbero concentrarsi sul rispetto delle precedenze”.
E poi interventi infrastrutturali come semafori pedonali a chiamata, isole salvagente e piste ciclabili protette.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA COLOMBO: